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Il Giornale

Ci sono posti dove il cibo è un optional: Pinchiorri e le grandi cantine d’Italia ... La mappa del bere bene italiano parte sì dalle grandi case ma non si esaurisce certo in quel pool di nomi ormai celeberrimi. Lasciamo anche spazio a un sostenuto manipolo di superappassionati patron che sul vino hanno puntato investimenti economici e intraprendenza. La rassegna dei big, parte dalla monumentale cantina dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, 055.242777, seguita (in ordine sparso) dalle grandi etichette di Don Alfonso a Sant’Agata, 081.8780026, dallo splendido caveau del San Domenico di Imola, 0542.29000, dalle interessantissime, anche per prezzi, proposte del Gambero Rosso di San Vincenzo, 0565.701021, per giungere ala grande respiro transalpino dell’Antica Osteria del Teatro di Piacenza, 0523.323777, alle grandissime etichette della Pergola dell’Hilton di Roma, 06.35091, e di Caino a Montemerano, 0564.602890.
L’Italia del vino non si ferma però qui. Che dire per esempio dell’eccezionale serie di grandi rossi dei migliori ristoranti ittici della Penisola come Lorenzo di Forte dei Marmi, 058484030? Il cibo diventa quindi un pretesto per l’apertura di una bottiglia indimenticabile: al di là degli abbinamenti preordinati che cominicano a essere troppo costrittivi. Meglio la libertà di scegliere, con gusto ovviamente, senza troppi vincoli. Come può accadere in quella che forse è la miglior cantina, sia per proposte che per prezzi, in rapporto alla tipologia: la Locanda Mariella di Fragnolo di Calestano, 0525.52102: un luogo diventato cult per gli appassionati del vino, inferiori per passione solo ai gestori, vino-scatenatissimi. Sempre su questa lunghezza d’onda la Trattoria dell’Alba di Piadena, 037598539: cibi semplici e genuini, cantina eccellente. Forse prototipo di questa tipologia è l’immarcescibile Bottega del Vino di Verona, 045.8004535, un must anche per i turisti stranieri. Per gli amanti dei Barolo, tappa obbligata al Belvedere La Morra, 0173.50190, un ristorante con meravigliosa vista sulle Langhe che propone un’interminabile lista di cru piemontesi.
Locale stupendo, perfetto anche per la bianchettistica di livello top, è il Castello Malvezzi a Brescia, 030.2004224, che nasconde alle sue spalle una cantina a dir poco entusiasmante sia sul versante Francia sia su quello Italia. Senza trascurare il luogo, tra i più affascinanti, in assoluto. Ottime proposte, soprattuto italiche, all’emergente e creativo Sole di Trebbo, 051.700102. Salendo in Alto Adige, oltre alla celebrata Siriola di San Cassiano, 0471.849445 nella quale la fantasia dello chef Corrado Fasolata si unisce alle grandi scelte cantiniere di Stefan Wieser, una new-entry quasi altrettanto allettante: l’Hidalgo di Postal, Si può passare da un ottimo reparto brasserie alle eccellenti provocazion dello chef Armin Mairofer, potendo scegliere tra le proposte di una super cantina nata dalla passione del patron Otto Mattivi. Inoltre la singolarità di un ambiente più marittimo che sudtirolese.
Chiusura con il Centro Italia che si gioca una coppia vincente nell’abbinamento cibo-vino: l’Altra Bottiglia a Civita Castellana 0761-517403 e Bracali a Massa Marittima 0566902318.

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