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Il Giornale

Oltrevini e i Pinot nero dell’Oltrepò ... Con quella di giovedì 31 agosto alle Fiere di Casteggio (Pavia), siamo già a 36: è il numero di candeline spente da Oltrevini, rassegna vinicola tra le più riconosciute, soprattutto dai palati di chi ama i vini dell’Oltrepò pavese, primo distretto italiano per estensione di Doc. La buona notizia è che quest’anno la kermesse, che attrae anche per gli stand d’artigianato locale e gli spettacolini d’intrattenimento, www.oltrevini.it, non serra i battenti alla fine del weekend, ma li tiene aperti fino a martedì 5 settembre, così c’è tempo per tutti tardo-vacanzieri inclusi. Delizie come salame di Varzi, salame d’oca di Mortara, formaggi e miele faranno da goloso contorno alle numerose prelibatezze enologiche appoggiate sui banchi di degustazione allestiti nel maxi-padiglione vino. Se l’anno scorsoi riflettori erano puntati sulla croatina, quest’anno la star è il pinot nero, che nel poker d’assi delle uve oltrepadane veste bene i panni dell’asso di cuori, accanto a riesling e barbera, le altre due uve principe del territorio. Per valorizzare gli Oltrepò metodo classico e i rossi in purezza cui il pinot nero dà prevalentemente origine, il Consorzio di tutela dei vini d’Oltrepò, www.vinoltrepo.it, ha allestito un banco d’assaggio tutto dedicato. E soprattutto un convegno che parla già chiaro dal titolo, “Perché soprattutto pinot nero nel futuro dell’Oltrepò”, che poi è la sfida che il direttore, Carlo Alberto Panont, aveva lanciato tre anni fa e che, dopo iniziali mugugni tra i produttori, sta già dando i suoi frutti in termini di vendita e di percezione qualitativa nella testa dei consumatori. Domenica 3 settembre alle 10.30, Panont introdurrà l’argomento seguito a ruota dagli interventi del direttore generale di Assoenologi, Giuseppe Martelli, del docente di viticoltura Attilio Scienza, del vivaista Erhard Tutzer e del numero due di Slow Food Giacomo Mojoli. Dopo il convegno il Pinot nero day prosegue nella Certosa di Cantù, sempre a Casteggio, sede del Caveau d’Oltrepò, summa che espone tutte le migliori etichette oltrepadane. Ci sarà anche qui un banco d’assaggio tutto dedicato il vini ricavati dalla nostra uva (5 € per bicchiere e taschina portabicchiere) e, dalle 19, un laboratorio organizzato da Slow Food, in cui si potrà imparare a distinguere tra loro i pinot nero oltrepadani dai pinot nero di altri territori italiani. (arretrato de Il Giornale del 27 agosto 2006).
Autore: Gabriele Zanatta

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