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Il Giornale

Quando oltremanica dicono “I like Italia” ... Il made in Italy torna di moda all’ombra del Big Ben. Complice la sterlina in picchiata, nelle ultime settimane gli italiani hanno preso d’assalto Londra. E tra mostre dedicate ad artisti italiani, la gastronomia nostrana che spopola, il primato dell’eleganza “tricolore”, e il ricambio di gusti importati proprio dalla Penisola, l’Italia sembra vivere una stagione di riscoperta.
Una nuova attenzione verso il Bel Paese, conseguente anche al tracollo della sterlina che ha trasformato Londra nella nuova capitale dello shopping in Europa. Se un anno fa erano migliaia i britannici che attraversavano l’Atlantico per fare spese a New York, quest’anno sono stati soprattutto gli italiani a varcare la Manica per i regali natalizi. Un’opportunità che non si sono lasciati sfuggire i grandi magazzini, primo tra tutti Harrod’s, che hanno anticipato la stagione dei saldi.
Archiviato il Natale 2008, è tempo di bilanci: i clienti europei hanno aumentato del 20% gli acquisti rispetto allo scorso anno, i più spendaccioni sono risultati proprio gli italiani, al pari dei francesi, con un incremento della spesa pari al 25%. Così, per una volta, l’arrivo in massa degli stranieri è stato accolto dai britannici, costretti a convivere con una recessione sempre più preoccupante, come una vera benedizione. Sostenuta per di più da campagne promozionali indirizzate proprio ai consumatori d’oltremanica.
Un’insolita attenzione testimoniata anche da due grandi mostre “italiane”: la prima dedicata ai 100 armi del Futurismo (“Uniqueforms” che raccoglie disegni e sculture di Umberto Boccioni organizzata dalla Estorick Collection); la seconda al Palladio (“His life and legacy”) in occasione dei 500 anni dalla nascita del celebre architetto. E se il successo della cucina italiana non è una novità (basti pensare al trionfo di mondanità del San Lorenzo a Knightsbridge, oppure alle stelle Michelin conquistate da Locanda Locatelli, Assaggi e Zafferano), stupisce la crescente passione per la lingua italiana che negli ultimi due anni è diventata la quarta più studiata d’Inghilterra (18% degli studenti), preceduta soltanto da tedesco, spagnolo e francese.
Considerata l’Italia la patria per eccellenza della moda, è inevitabile che i turisti italiani siano risultati in un recente sondaggio i primi per eleganza. Magari tra i più rumorosi, ma sempre impeccabili quando si tratta di look e accessori. Ammirati e imitati, ora persino nelle abitudini alcoliche. Come confermato dall’aumentato del 10 per cento delle esportazioni di vino italiano nel Regno Unito, dove viceversa è crollato il consumo di birra al livello più basso degli ultimi 40 anni. Manca solo che Fabio Capello guidi l’Inghilterra alla vittoria mondiale perché il tricolore sventoli su Buckingham Palace.

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