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Il Mattino

Torna «Cantine Aperte», 900 aziende in vetrina. A Roma presentata la decima edizione. Appuntamento il 26 maggio ... Dieci anni fa era solo una scommessa, 400 aziende in tutta Italia aprirono le loro cantine agli appassionati aderendo al progetto del Movimento del Turismo del Vino fondato da Donatella Cinelli Colombini. Oggi è l’evento più importante dopo il Vinitaly: le aziende sono diventate 900, il fatturato annuo si aggira sui 2,5 miliardi di euro, i visitatori almeno 3 milioni e mezzo con stime di crescita enormi, visto che almeno un italiano su tre dichiara di guardare a questo settore con interesse. Ieri a Roma all’Enoteca Ferrara il ministro Alemanno, la presidentessa del Movimento Ornella Venica e Bruno Pizzul (scelto come testimonial) hanno presentato la decima edizione, in programma domenica 26 maggio. Sul sito internet www.movimentoturismovino.it è possibile trovare gli indirizzi di tutte le aziende (una quarantina in Campania) e il modo più efficace per raggiungerle o contattarle. L’obiettivo dichiarato è quello di rialzare per la decima volta consecutiva il record delle presenze raggiungendo il milione secco. Confermato l’abbinamento con alcuni prodotti tipici regionali, Alemanno, Venica e Pizzul hanno illustrato le novità: il Decalogo dell’Accoglienza per alzare la qualità dell’ospitalità in cantina, poi la nascita di un vero e proprio Club Turista del Vino con la creazione di un passaporto dell’enoturismo, infine l’intesa tra il Movimento e la Coop Italia per garantire il livello dei prodotti nelle grandi catene di distribuzione. Il successo del turismo rurale spinge anche a nuovi investimenti per migliorare le strutture ricettive delle aziende, circa il 5 per cento del fatturato, e sta creando nuovi posti di lavoro: l’Enit ha calcolato che in tre anni in Italia ci saranno non meno di 10.000 enoguide in attività.

L'indagine: un sorso come souvenir ...
Il fenomeno del turismo del vino appassiona sempre più gli italiani. Uno su tre si dedica, infatti, all'andare in giro per cantine e conoscere i produttori. Un dato significativo è però quello che emerge dai mancati enoturisti. Se anche il vino non è motivo esclusivo di viaggio o vacanza è, comunque, uno dei souvenir più apprezzati e ricercati. In base ad un sondaggio effettuato dall' Osservatorio del Salone del Vino solo il 36% degli intervistati considera il vino come il 'testimonial' dei territori visitati, tutti gli altri affermano di comprare regolarmente (il 32,1%) o saltuariamente (il 31,9%) vino da portare a casa quando si trovano a viaggiare. Mentre sulla propensione all'andar per cantine il 65,9% degli intervistati ha risposto che per ora non è intenzionato a partecipare a gite enoturistiche, il 18,4% ha dichiarato di praticare abitualmente questa forma di turismo.

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