Il Mattino

I primi cento vini del mondo ... E' possibile fare 800.000 bottiglie e stare tra i primi cento vini del mondo? Secondo il panel di assaggio di Wine Spectator sì: è il caso del Greco di Tufo dei Feudi San Gregorio, la cui versione 2001 si piazza esattamente al 91° posto, unica etichetta meridionale insieme al siciliano Chardonnay di Planeta, il cui gusto internazionale è premiato da un brillantissimo 19° posto … Le scelte di Wine Spectator ribadiscono la scalata del “made in Italy” nei bicchieri che contano: su 100, ben ventuno sono i vini italiani, di cui dodici toscani ...
Rullo di tamburi, dunque, ed ecco nell’ordine i primi dieci del mondo: Chateauneuf-du-Pape 1999 di Guigal, Cabernet Sauvignon Sonoma Cinqe Cèpages 1999 di Chateu St. Jean, Brunello di Montalcino 1997 di Castello Banfi, Cabernet Sauvignon Stags Leap District 1999 di Pine Ridge, Cabernet Sauvignon Napa Valleu 1999 di Whitehall Lane, Cabernet Sauvignon Napa Valley di Duckhorn, Brunello di Montalcino Pian delle Vigne 1997 di Antinori, Brunello di Montalcino Castelgiocondo 1997 di Marchesi de’ Frescobaldi, Chateauneuf-du-Pape 2000 di Chateau La Nerthe e St. Julien di Chateau Léoville Las Cases.
Dunque ancora Brunello di Montalcino. Gli altri quattro selezionati sono quelli di Ciacci Piccolomini d’Aragona, Altesino, Casanova di Neri e Poggio Antico. Tra i piemontesi c’è solo Barolo, precisamente di Clerico, Scavino, Beni di Batasiolo e il classico Pio Cesare, mentre i due vini veneti sono il Veronese Palazzo della Torre 1998 di Allegrini e il Soave Classico Superiore di Pieropan. L’unico umbro è l’intramontabile Cervaro della Sala di Antinori ...