Il Mattino

Taurasi s’impone alle Baroliadi Caggiano: «Ha vinto il territorio» ... Che il Taurasi fosse un grande vino era risaputo, ma che si affermasse nelle Langhe, terra di uno dei grandi rossi, «battendo» il pluricelebrato padrone di casa, il Barolo, beh, vuol dire che l’impresa ha del sensazionale. Ma è’ tutto un gioco, o meglio, si è tratto di giochi, le Baroliadi, celebrate in quel di Barolo. Una kermesse goliardica, alla quale hanno partecipato anche San Gimignano e Conegliano Veneto e che da quattro anni rievoca il mondo del vino, la cultura e la tradizione locale.
Taurasi che era presente con una sua delegazione (c’erano tra gli altri l’assessore Cozzolino e Franco De Angelis, new entry nell’amministrazione Buono in cui è delegato alla viticoltura e all’enologia), ha fatto la parte del leone, sbaragliando nei giochi gli avversari ed imponendosi anche nell’altra sfida, quella delle degustazioni. Undici le cantine taurasine: Antica Hirpinia, Antonio Caggiano, Contrade di Taurasi, GMG Vinicola Taurasi, Luciano Barrasso, Campi Taurasini, Cantine Caspariello, Sella delle Spine, Mier Vini, Latorella, Antico Borgo.
Tutte naturalmente corteggiate da un folto ed esperto pubblico di visitatori, anche stranieri. «Ed è verso questo aspetto che deve prestare attenzione chi si prodiga nella cultura di far vino - dice Antonio Caggiano - Un particolare, quello dell’enoturista - aggiunge i Signore del Taurasi - sul quale bisogna puntare per il futuro del nostro territorio».
Caggiano che da esploratore provetto ha trsferito la sua passione anche nella divulgazione della difficile arte di far vino, le Langhe le conosceva già e le aveva ”presentate” proprio a De Angelis nell’ambito della rassegna «Vinum» che si tenne ad Alba e dove lui fu ospite d’onore con uno dei suoi must, l’Aglianico Macchia dei Goti. E ora Taurasi tra giugno e luglio 2007, ospiterà la quinta sfida tra i grandi vini.