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Il Mattino

Vinitaly, la seduzione a grappoli ... Aperta la rassegna veronese. Ecco i consigli per un brindisi che aiuta le conquiste... Il vino per sedurre? Molti pensano che sia possibile semplicemente con un bicchiere in più. In realtà ogni bottiglia serve a qualcosa di preciso. Se volete ad esempio conquistare un uomo timido, lo potete invitare a bere un bicchiere di Falerno del Massico Rosso ottenuto da uva primitiva: profumi forti, intensi, struttura, alcol “sono l'ingrediente giusto per andare dritti allo scopo”.
Parola di Valeria Altobelli, partecipante a Miss Mondo 2006, che ieri ha dato i suoi giudizi nel corso della degustazione organizzata nella piazza del padiglione Campania dall'UnionCamere. Un gioco, un duetto condotto con Lamberto Sposini che ha fatto parlare di vino e di territori con un po' di divertimento e leggerezza in un Vinitaly dove il ministro Paolo De Castro ha annunciato con orgoglio il superamento di ogni record nell'esportazione: 3 miliardi e 200 milioni di euro di cui un miliardo negli Usa. Australiani e francesi sono costretti a mangiare la polvere sul mercato più ricco del mondo.
Va bene, ma per sedurre una donna cosa proporre? Altro che champagne, molto meglio un Aglianico, magari del Taburno, forte, solido, complesso e capace di dare sicurezza ed emozioni allo stesso tempo, come il Vigna Cataratte di Libero Rillo. Il vino campano seduce, insomma, grazie alla sua poliedricità e alla decisione dello stile che lo rende inconfondibile: la regione dei cento vitigni appare così una delle protagoniste in questa edizione del Vinitaly grazie al boom di export e agli investimenti che continuano a moltiplicarsi. Ogni territorio ha le sue cartucce: ecco allora che per farsi perdonare una marachella dal professore, può andare bene il passito da uve di Fiano e Greco di Alinea; mentre per catturare un marinaio e non farlo ripartire più, la Falanghina dei Campi Flegrei Cruna DeLago dei Vini della Sibilla pensata dal winemaker Roberto Cipresso è la carta giusta da giocare. Alla mamma si può poi offrire la Falanghina del Taburno. E ancora: il tedesco sarà sedotto dal Nero d'Avola, l'inglese dal Brunello, l'americano dal Barolo, il francese dal Fiano.
La verità è che ogni vino ha la sua capacità di conquistare non solo per quello che c'è nel bicchiere, ma anche e soprattutto per il territorio che racconta. Di fronte a queste sfumature psicologiche piomba al Vinitaly la notizia che è possibile acquistare un kit per farsi il vino senza uva sul web. È il famoso vino Franckstein di cui si è parlato lo scorso anno e su cui lancia l'allarme la Coldiretti. “Niente di nuovo - taglia corto Alessandro Regoli di winenews - è cosa si cui si è già parlato tanto, la novità è costituita dal fatto che adesso è possibile farlo anche in Europa”. In realtà i produttori bravi hanno poco da temere se tengono la barra sulla qualità: ieri il ministro De Castro ha ufficialmente annunciato la firma per la revisione dei controlli, ormai affidata a terzi per garantire maggiormente i consumatori e difendere le tipicità.
Controllo e trasparenza sono i due elementi fondamentali per difendere il mercato interno dagli assalti delle diavolerie del Nuovo Mondo, dove l'unica regola è che non esistono regole, e per riuscire a conquistare altre fette di mercato soprattutto asiatiche. Anche qui la seduzione è fondamentale, ma, come tutti sanno, questa è un arte difficile nella quale è difficile inventarsi.

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