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Il Messaggero

Tocai, un sorso tra arance e susine ... E' una storia lunga, questa. Era il ’92 quando l’Ungheria, in sede di preadesione alla Unione Europea, rivendicò a sé l’origine, e quindi l’esclusiva, del nome Tokaji: ponendo sugli scudi quel vino magiaro, suo fiore all’occhiello, rispetto al Tokay-Pinot Gris alsaziano o al nostro Tocai friulano. I tre prodotti succitati, in realtà, non hanno nulla a che spartire tra loro: né per le uve da cui provengono, né per le caratteristiche finali. Basti pensare che in Friuli quel bianco tipicissimo si ottiene da uno specifico vitigno locale, da sempre vincolato a quella regione, che è appunto il Tocai friulano. E al punto tale che in attesa del termine ultimo del 2007, scadenza in cui tale denominazione dovrà sparire da qualunque bottiglia italiana, i friulani hanno ripescato, pronti a mostrarle al momento giusto, antiche ma significative scartoffie. Tese a dimostrare che furono loro i primi ad utilizzare tale nome; anzi, a dirla tutta, sembra che fu la nobildonna goriziana Aurora Formentini a donare 300 barbatelle di vite al marito, di origine ungherese.
In attesa di svelare il finale del giallo, mentre i confronti sull’argomento procedono fra formali sorrisi e tignose puntualizzazioni meglio affrontare l’annoso conflitto con approccio gaudente e sereno, ovviamente riassaggiando un bell’esemplare di Tocai friulano che non lasci adito a dubbi su storia, tipicità, tradizione, territorio. Emblematico rappresentante è quello di Villa Russiz, azienda fondata a metà dell’Ottocento e dalla gamma produttiva di tutto rispetto, sia tra i bianchi che tra i rossi. Il Collio Tocai 2000 (11-12 Euro) si presenta giallo paglierino di buona consistenza, con sentori olfattivi che rivelano tutti i caratteri dell’uva e del terreno: agrumi, frutta esotica, susina, mandorla amara, pietra focaia, ricordi erbacei e minerali. In bocca è complesso, articolato, strutturato e persistente: adattissimo a tutti i pesci di lago e di mare, a minestre e paste con verdure, ed anche a carni bianche non troppo salsate ...

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