02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Messaggero

Un Dolcetto ideale per salumi e ragù ... Il lamento è generale. Arrivano di questi tempi bilanci, analisi e rendiconti, ed ecco che l’ottimismo di facciata svela il suo vero volto. Il vino italiano è in difficoltà, soprattutto sul versante straniero. Tra annate balorde, prezzi lievitati, sinergie pubbliche e private non del tutto a fuoco, il periodo d’oro è al momento un ricordo: meno male che i territori più gloriosi della nostra enologia non mancano di far sentire comunque la propria voce gagliarda.
Ci riferiamo a Toscana e Piemonte: costante paradigma consolatorio per neofiti e addetti ai lavori, soprattutto per quanto concerne i rossi. La prima si appresta alla canonica sfilata delle sue perle vitivinicole, prevista per la prossima settimana: da martedì a sabato, via alla presentazione alla stampa delle prossime annate di Chianti Classico, Nobile di Montepulciano e Brunello di Montalcino.
Per il grande pubblico, invece, la scadenza è ancor più prossima. A Roma, dopodomani, nell’elegantissima cornice del St. Regis Grand Hotel, la condotta locale di Slow Food la sparerà davvero grossa: portando nella Capitale, per un pomeriggio ricco di degustazioni (con eventuale appendice serale per la cena in otto ristoranti della città, per informazioni 3388551797 3333028306), il meglio della produzione langarola "rossista". Scenderanno dal Piemonte 67 grandi firme, per innaffiare i presenti con Barolo, Barbaresco, Barbera, Roero: veramente il non plus ultra, utile se non altro per riattizzare il fuoco della speranza in un mercato dove l’elemento dominante è il piagnisteo.
Ci saranno anche tanti Dolcetto: tra questi, niente male il Diano D’Alba Sorì Bricco Maiolica 2001 (10 euro), dal bel colore rubino luminoso, con accattivanti riflessi granato e porporini: al naso spicca con ricordi floreali e fruttati legati a note erbacee e di viola, oltreché di mora, lamponi, ribes e visciola. In bocca è serrato, piacevolmente nervoso, fresco, vivace, ma anche elegante ed equilibrato, con la nota di mandorla fresca a rimpolpare la buona persistenza. Con salumi stagionati, pastasciutte al ragù di carne (anche con presenza di fegatini di pollame), coda alla vaccinara o manzo garofolato, starà proprio al bacio.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su