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Il Messaggero

"Brivido Verde" con Slow Food e un Verdicchio dal sentore di nespola per crostacei e ragù di carni bianche ... E’ un “Brivido Verde” quello che la condotta romana di Slow Food intende trasmettere a tutti gli enofili. Nonostante l’annuncio, però niente a che vedere con Dario Argento o con i suoi epigoni. L’oggetto delle emozioni infatti sarà il Verdicchio: il bianco da alcuni anni finalmente uscito dall’ambito locale marchigiano per andare a riscuoter successo un po’ ovunque. Nel pomeriggio di domani quindi alcune enoteche capitoline ospiteranno degustazioni gratuite alla presenza dei produttori, con cena d’appendice presso il Caffè Veneto; mentre domenica i saloni del St. Regis riuniranno tutte le aziende, rappresentanti sia del Verdicchio di Jesi che di Matelica, in una grande kermesse che si concluderà con una cena di gala al Vivendo, il bel ristorante contentuto all’interno del glorioso albergo. Nell’occasione sarà bene allora riassaggiare il Verdicchio di Jesi Casal di Serra di Umani Ronchi (9,50-10 euro), il cui 2002 propone ricordi di fiori bianchi, mela, nespola e agrumi. In bocca è sostenuto ma fresco, morbido e dal gradevole finale ammandorlato. Perfetto sui crostacei e con pastasciutta al ragù di carni bianche.

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