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Il Messaggero

Guida dell’Espresso - Vini d’Italia 2005, a Barolo e Barbaresco il voto più alto ... C'era tutta l'aristocrazia del vino a Firenze per la presentazione della Guida dell'Espresso Vini d'Italia 2005. Con una regia efficace e suggestiva, già sperimentata per la presentazione della Guida dei Ristoranti, "ambientata" tra gli antichi marmi del Museo Archeologico di Napoli, questa volta è stato il turno dell'antica stazione Leopolda, diventato uno straordinario Beaubourg toscano gestito da Pitti Immagine. Firenze fa da padrona di casa, ma è Torino che, nella competizione per il primato enologico nazionale vince di misura la partita dei rossi. Con lo stellare punteggio di 19/20 troviamo infatti celebrati il Barolo (per l'annata 2000) e il Barbaresco (per il 2001). La Toscana risponde con il più conosciuto dei suoi cru, il Brunello. Ottime recensioni anche per i grandi neo-classici come Sassicaia, Masseto, Ornellaia. Ma non c'è solo Piemonte e Toscana nell'aristocrazia dei rossi, perché il Sud fa sentire la sua voce con il poderoso Etna Rosso di Benanti e col muscolare Taurasi riserva di Salvatore Molettieri, e il Veneto conferma la grandezza dei suoi Amarone. Al Capitolo bianchi dominio assoluto del Friuli e del Collio in particolare. Nessun 19/20, ma a 18.5/20 troviamo grandi consensi per il Sauvignon, il Tocai e per il Gewurztraminer. Riassume Enzo Vizzari, Direttore delle Guide de l'Espresso: «Abbiamo fatto un lavoro capillare di recensione dell'Italia del vino di qualità. E ci tengo a sottolineare che abbiamo lavorato anche su una voce oggi importante, vale a dire il rapporto prezzo qualità, con ben 1250 vini recensiti sotto questa voce, con un riepilogo per ogni regione dei "migliori acquisti".

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