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Il Messaggero

Novello - Il “Fuggiasco” è uscito dal carcere. Per il secondo anno è sul mercato il vino prodotto a Velletri dai detenuti ... Il "Fuggiasco" della Casa circondariale di Velletri è uscito anche quest'anno. E' uscito come di consueto col suo aspetto allegro, ruffiano e rubicondo, che subito ti cattura, dalla cantina allestita all'interno del moderno istituto penitenziario in attività in località Lazzaria, una contrada in pianura della campagna veliterna, ieri inaspettatamente riscaldata dal sole, mentre sullo sfondo orientale la cresta dei Monti Lepini era imbiancata di neve. Il "Fuggiasco", vino novello prodotto dalla cooperativa "Lazzaria" che impegna detenuti ed ex detenuti, è uscito per il secondo anno consecutivo, e a sottolineare la circostanza c'è stato un incontro al quale hanno partecipato anche il presidente del Tribunale di Velletri, Bruno Ferraro, il direttore generale dell'Esecuzione penale esterna, Riccardo Turrini Vita, l'ex procuratore generale ed ex ministro, nonché cittadino onorario veliterno, onorevole Filippo Mancuso. A fare gli onori di casa il direttore del carcere, Giuseppe Makovec. Tutti hanno posto in evidenza come l'esperienza presso la casa circondariale veliterna, una delle poche in tutta Italia, debba fare da esempio per le altre comunità penitenziarie nazionali. L'idea di avviare un'attività lavorativa - nata alcuni anni fa e che vide subito impegnati il direttore dell'epoca, Luigi Magri, un agronomo del ministero della Giustizia, Rodolfo Craia, e un enologo detenuto - ha trovato poi ulteriore concretizzazione nella possibilità di poter commercializzare il prodotto. «Ciò si è reso possibile - dice il presidente della cooperativa "Lazzaria", Stefano Lenci - grazie all'applicazione di una legge del 1991 e soprattutto della 193 del 2000, nota come "Legge Smuraglia", promulgate per favorire il reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro». Dal carcere veliterno, dotato di tre ettari di vigneti e di sistemi di vinificazione ad alta qualità, giungeranno sul mercato nazionale mediante la coop 50 mila bottiglie di vino, tra lo chardonnay "Quarto di luna", il sangiovese "Le sette mandate" e le circa cinquemila confezioni del novello "Fuggiasco". Adesso è in attività il frantoio, per lavorare le olive raccolte da circa quattrocento piante.

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