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Il Messaggero

Storia, arte e turismo in un calice di vino ... Meglio una vigna, una cantina, un villaggio, una storia, piuttosto che una bottiglia, per quanto prestigiosa, allineata in mezzo a tante altre in uno scaffale di enoteca. Creare un rapporto vivo tra produttori e consumatori, raccontare il vino, “vederlo” nascere e maturare, conoscerne i luoghi, i personaggi, per trasformare un atto di puro edonismo in un momento di cultura del territorio, oltre che in un significativo volano per l’economia: in queste idee portanti si potrebbe riassumere la filosofia del Movimento Turismo del Vino (www.movimentoturismovino.it), nato nel 1993 e promotore della grande iniziativa Cantine Aperte, arrivata quest’anno alla sua quindicesima edizione. In pratica, tutto l’evento ruota intorno a un migliaio di aziende di eccellenza in tutta Italia che, nell’ultima domenica di maggio, aprono le porte ad appassionati o semplici turisti con visite guidate, degustazioni ed eventi legati alla cultura del vino e del territorio per una gioiosa grande kermesse nel segno di Bacco.
Il turismo del vino, peraltro, si porta dietro numeri importanti: 3,5 milioni di visitatori ogni anno (con un milione portato solo dal primo giorno di Cantine Aperte), 2,5 miliardi di euro di fatturato, e una proiezione di crescita dell’8 per cento in termini di presenze e del 10 per cento come numero di visitatori. Sono dati che fanno riflettere, specie quando si consideri che il mondo del vino rappresenta la terza voce tra le motivazioni turistiche degli stranieri che vengono in Italia e che si può quindi lavorare ancora molto per creare un sistema integrato di offerte che porti benefici a territori di grande valore storico e paesaggistico, oltre che enologico con positive ricadute anche sul mercato del lavoro.
“Nell’anno passato abbiamo avuto circa un milione di eno-turisti, in prevalenza giovani, che hanno voluto “vedere cosa bevono” nelle cantine (sono circa mille) che hanno aderito in tutta Italia all’iniziativa. Vale a dire che queste persone hanno voluto girare per vigne e per cantine, scoprendo una forma moderna e intelligente di turismo, la quale accomuna la scoperta enogastronomia con l’approfondimento culturale di un territorio. Il vino come valore aggiunto, insomma”, spiega Chiara Lungarotti, giovane e bella Presidente del Movimento Turismo del Vino. Una laurea in agraria, la tradizione di una grande azienda del vino alle spalle, una forte attenzione ai profili culturali (nella sua Torgiano in Umbria cura personalmente due sofisticati musei dedicati all’olio e al vino) Chiara Lungarotti promette un’edizione 2007 ricca di iniziative.
La prima novità di quest’anno sarà Vinofonino, un concorso aperto a tutti coloro che sapranno raccontare con uno scatto o con “corto” realizzati col telefono cellulare l’atmosfera di una cantina: premio in prodotti di nicchia e bottiglie importanti ai primi tre classificati nelle due categorie, ma soprattutto uno stimolo a guardare i luoghi dove si fa il vino con occhi diversi. Quanto alle regioni, in Val d’Aosta le cantine punteranno sull’abbinamento e la valorizzazione di un prodotto di eccellenza come il lardo di Arnad, mentre il Piemonte risponderà con ricette creative di riso realizzate dagli chef della prestigiosa scuola dell’ Icif di Costigliole d’Asti da accompagnare al bicchiere giusto in cantina. In Tentino si svolgerà un tour di auto d’epoca, ma il pezzo forte sarà l’iniziativa delle “eno-chiavi”, vale a dire percorsi intelligenti in modo che ciascuno possa personalizzare un itinerario con opzioni cha vanno dai percorsi didattici, a quelli nella natura, oppure nello sport.
Il pane sarà il punto di forza delle manifestazioni organizzate in Emilia Romagna. Un abbinamento ancestrale, quello di pane e vino, ricco di evocazioni simboliche. Sapori e invenzioni (perché esiste anche tutto uno sviluppo creativo e contemporaneo dell’”arte bianca”) e la presenza di un esperto fornaio nelle diverse cantine consentiranno suggestioni e abbinamenti inaspettati per degustazioni davvero speciali. Ancora, saranno i valori ambientali a caratterizzare le iniziative siciliane, con l’apertura di straordinarie ville nobiliari nella cornice del parco alle pendici dell’Etna.
E questo, solo per citare alcune delle innumerevoli iniziative e possibilità di incontri dove il “valore aggiunto” sarà, in molti casi, l’opportunità di uno scambio diretto col vignaiolo Cantine Aperte è fra l’altro diventata nel tempo uno speciale volano che ha consentito il consolidarsi di fascinosi itinerari del vino, con dei veri e propri “pacchetti turistici” per approfondire storia, cultura e gastronomia di un territorio. Tra le suggestioni, si può spaziare dal tour dei paesini bianchi di calce tra Locorotondo e Martina Franca in Puglia, ai territori del Dolcetto e del Cortese tra Novi Ligure e Ovada nel basso Piemonte. Il filo conduttore di questi percorsi, che coinvolgono l’intero Paese delle vigne, è un racconto di cantine, di uomini, di prodotti e di piatti tipici, di musei e di pievi, di centri urbani e di natura in un continuum di assoluto fascino ed emozione. Una ragione di più, per gli appassionati, per farsi inviare Giravino, la guida ufficiale del Movimento Turismo del Vino (10 euro di rimborso spese, si può ordinare al www.movimentoturismovino.it/giravino.html) con tante cartine e dettagliate notizie su ogni cantina e sui vini prodotti.

Non solo vino. Cantine aperte offre degustazioni secondo le migliori tradizioni regionali. Misteriosa la Valle d’Aosta con eventi e ospiti a sorpresa, piatti di riso (Gallo) per il Piemonte, la “cena con il Vignaiolo” nel Friuli Venezia Giulia mentre in Emilia Romagna Cantine Aperte 2007 è all’insegna dell’abbinamento vino e pane. La Madia dei Sapori verrà aperta dalla Toscana e il Lazio offrirà olio extravergine di oliva, pane, salumi, formaggi, porchetta, prodotti biologici e sottolio, dolci, miele e marmellate. Poi ci sono gli eventi: mostre di pittura per la Lombardia, un progetto di solidarietà per la lotta contro l’Aids in Africa a cura della Comunità di Sant’Egidio organizzato dal Veneto, nelle Marche i giovani hanno realizzato piccole opere d’arte utilizzando acquarelli a base di vino, impasti di argilla e di vinacce. Raduni di moto d’epoca a Pescara e Sulmona, mentre la Puglia ha inventato “lotteria del calice” e propone pacchetti turistici comprensivi di lezioni di cucina del territorio, escursioni in jeep o in barca. Tour della Sardegna, cantina per cantina, della Sicilia (comprese le ville nobiliari) e la costruzione della strada dei vini in Calabria. Il programma sul sito internet www.movimentoturismovino.it 

Il Movimento Turismo del Vino è nato nel 1993. Da quindici anni promuove Cantine Aperte Nel 2006 un milione di eno-turisti. Sono soprattutto i giovani che partecipano all’iniziativa in tutt’Italia

Giro di affari 2mld e mezzo. E’ di due miliardi e mezzo il fatturato annuo del turismo del vino in Italia, che cresce del 10 per cento di visitatori ogni anno. Le presenze sono arrivate a 3 milioni e mezzo.

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