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Il Messaggero

Il Lazio punta sul Doc. Cento sorprese in Abruzzo ... Non solo degustazioni, ma anche arte e cultura... Nella terra ferita dal sisma le aziende si aprono ai visitatori: attesi in 50 mila... Degustazioni a raffica, assaggi di prodotti locali, corsi di cucina, fattorie didattiche, esposizioni floreali, pedalate tra i vigneti, visite archeologiche, pranzi con i vignaioli e addirittura una linea di vini, “Villa Chigi”, dedicata ai non vedenti con tanto di etichette in braille della Cantina Villafranca a Cecchina d’Albano. Accade tutto in un weekend, oggi e domani, con la manifestazione nazionale Cantine Aperte 2010 che accende i riflettori anche sui vini del Lazio (nel 2009 parteciparono 25mila enoturisti). “Nunc vino pellite curas” cantava Orazio, ovvero “Ora cacciate gli affanni col vino” e basterà una passeggiata fuori porta per lasciarsi alle spalle lo stress. Il Movimento Turismo del Vino del Lazio, che promuove la manifestazione, ha preparato la mappa delle 20 cantine (www.mtvlazio.it) che aderiscono all’iniziativa, “la XVI edizione - sottolinea la presidente Rossana de Dominicis - che permette di scoprire le eccellenze della regione e il meglio del patrimonio enologico. Il motto “Vedi cosa bevi” spinge il consumatore a conoscere l’intera filiera dei vino, dal vigneto alla bottiglia, passando per il lavoro nelle cantine”. A pochi chilometri da Roma ci si può immergere nella realtà di aziende come la Cantina Castello di Torre in Pietra dove Lorenzo Majnoni d’Intignano, il proprietario, ha organizzato degustazioni di vini abbinati a formaggi e ortaggi biologici, curiosando tra le rose antiche in mostra del Rose & Rose Emporium. Ma vere sorprese arrivano anche dal vicino Abruzzo, forte di 36 mila ettari di vigne, una produzione di 3,3 milioni di ettolitri esportati in tutto il mondo e un volume di affari di 350 milioni (il 28% del Pil agricolo). La regione ferita dal sisma, lo scorso anno aveva ben altro cui pensare. Risultato? Solo la cooperativa del Fucino (Avezzano) rispose all’appello. Quest’anno è un’altra storia: 40 cantine aderiranno alla 15esima edizione (abruzzo@movimentoturismovino.it) per la quale sono previsti 50 mila visitatori. Nel chietino, le Cantine Spinelli di Atessa promuovono “A Spasso con Bacco”, suggestivo e originale percorso degustativo itinerante in alcuni dei borghi più affascinanti della Valle del Sangro: Atessa (con visita alla mostra permanente di presepi e degustazione del Pecorino Terra D’Aligi), Tornareccio (sorseggiando Cerasuolo Terra d’Aligi con formaggi locali davanti ai famosi mosaici) e Monte Pallano (salumi e miele con Montepulciano D’Abruzzo Tatone nel Parco archeologico e naturalistico). E ancora: esposizioni di auto Ferrari (azienda Agriverde di Ortona), concerto con cover abruzzesi di Filippo Graziani, figlio dell’indimenticabile Ivan (tenuta Zaccagnini, Bolognano), pic-nic in vigna (cooperativa Valle Reale, Popoli) e gite in jeep tra le viti (tenuta Cerulli Spinozzi di Canzano). Tutto in un anno speciale. In cui cambiano cose importanti a livello di regole e denominazioni. I produttori della provincia aquilana potranno fregiare le loro produzioni con la sottozone Alto Tirino e Valle Peligna Montepulciano d’Abruzzo doc e con la nuova Igt “Terre Aquilane o di L’Aquila”. In tutta la regione si potrà produrre il Cerasuolo d’Abruzzo Doc, mentre la nuova Doc Abruzzo comprenderà varie tipologie e la tutela di vini da monovitigno Monsonico, Passerina, Pecorino, Cococciola e Malvasia.
Autore: Francesca Filippi

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