Il Mondo

Via al ricambio generazionale ... Una miniera di prodotti d’eccellenza e servizi avanzati. Ma le aziende sono ancora troppo piccole Forte dinamismo tra i nuovi imprenditori. Che puntano sull’internazionalizzazione... Sicilia terra di contrasti anche sul piano economico e imprenditoriale. Una realtà a due facce. Da un lato alcuni importanti progetti (l’ampliamento dei porti di Augusta e Termini Imerese e dell’aeroporto di Catania), nuovi investimenti (il più importante nel settore dell’energia) e prodotti e servizi fortemente legati al territorio come il vino, l’agroalimentare di qualità, il turismo, che cominciano ad affacciarsi ai mercati internazionali. Dall’altro un tasso di crescita ancora basso, la dimensione artigianale della maggior parte delle imprese, tante carenze logistiche e infrastrutturali... ...Grazie, invece, ad alcune misure legislative regionali che hanno favorito la programmazione in distretti e filiere territoriali, la produzione e la logistica si sono organizzate per aree geografiche e tipicità locali. Tre sono i campi più avanzati: vitivinicolo, agroalimentare e pesca. Nel vitivinicolo sono tanti i produttori di alta qualità. Fra tutti spicca il presidente regionale di Assovini, il conte Lucio Tasca d’Almerita. Ma anche i fratelli Averna di Caltanissetta o Francesco e Alessia Planeta. E tanti altri nomi più o meno famosi. Il vino dunque si lega all’immagine dell’isola e attira capitali continentali. Da nomi affermati, Zonin per esempio, a giovani imprenditori come Anna Baj Macario e Stefano Casadei, che investono in vigneti a Pantelleria e nella produzione di passiti. Un esempio di internazionalizzazione è l’azienda Calatrasi di S.Cipirello (Palermo) dei fratelli Miccichè, che esporta fino al 70% della produzione. Anche in Australia...
(arretrato de Il Mondo dell'8 dicembre 2006)