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Il Mondo

Il fascino (nascosto) di Donna Franca ... Occhi verdi, bellissima e charmant Franca Jaconia di San Giuliano, moglie dell’armatore Ignazio Florio, è stata nei primi del Novecento la regina dei salotti e della Belle epoque palermitana, oltre che l’abile tessitrice dei rapporti con nobili, politici e finanzieri che la dinastia imprenditoriale siciliana, all’epoca tra le più potenti del Paese, intratteneva in tutto il mondo. A questa signora di gran classe è oggi dedicata Donna Franca, una speciale riserva di Marsala superiore, affinata per oltre 15 anni in rovere, prodotta dalle Cantine Florio, marchio storico della Duca di Salaparuta, gruppo siciliano di proprietà della Ilva di Saronno.
Colore topazio brillante, profumi avvolgenti, è un Marsala raffinato, dal gusto morbido e persistente, che si può gustare in compagnia di un formaggio erborinato, ma anche con un pasticcino alle mandorle o con la golosa cassata. Non c’è dubbio: la maison siciliana guidata da Carlo Casa- vecchia ha deciso che è l’ora della riscossa per questo storico prodotto dall’immagine un po’ appannata. Colpa anche delle tante imitazioni aromatizzate. E per il rilancio Duca di Salaparuta gioca una proposta di altissimo profilo. Non solo.
Altra stella polare del gruppo siciliano sono i vitigni autoctoni dell’isola. Da provare i due ultimi nati: il Lavico 2003, Nerello mascalese al 90% (con aggiunta di Merlot) della tenuta Vajasindi sull’Etna e il Nero d’Avola Passo delle Mule della Tenuta Suor Marchesa 2004 a Butera (Caltanissetta), entrambi felici compagni di piatti saporiti (www.duca.it).

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