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Il Mondo

Capezzana 804, bottiglie davvero millenarie ... “Regnando il signor nostro Carlo re dei Franchi, dei Romani e dei Longobardi consegno a te Martino una casa nel luogo detto Capezzana con orti, vigne, oliveti...”. Era il dicembre 804 e una pergamena custodita nell’Archivio di Stato di Firenze racconta di un certo prete Dardano e di un contratto di affitto per un canone pari alla metà del vino e delle olive.
Ebbene sì, da più di 1.200 anni si fa vino nella Tenuta di Capezzana, bella proprietà toscana della famiglia Contini Bonacossi, 675 ettari in quel di Carmignano, piedi dell’alto Appennino Tosco Emiliano. Nessun documento dice come era il vino che beveva quel Dardano. Invece è un ottimo rosso, il Capezzana 804, da uve Syrah, prodotto proprio per celebrare i 12 secoli di storia enologica della Tenuta. Edizione unica (ed è un peccato vista la stoffa e il carattere del neonato) tirata in sole 3.800 bottiglie bordolesi e 1.040 magnum (da 1,5 litri), Capezzana 804 è appena uscito sul mercato, anche nel ricordo di Sandra Contini Bonacossi, figlia dei conti Ugo e Lisa, cui si deve il ritrovamento della preziosa pergamena.
Dunque un vino speciale, fiore all’occhiello di una cantina conosciuta agli appassionati per le sue affidabili etichette, come il brillante Ghiaie della furba, uvaggio bordolese di Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah, o l’interessante bianco Trebbiano o ancora Vin Santo, elegante e complesso che si è guadagnato il titolo di miglior vino dolce del mondo all’International wine challenge di Londra. Olio extravergine di oliva e agriturismo sono le altre braccia di una realtà imprenditoriale la cui direzione è oggi nelle mani dei figli di Ugo e Lisa: Benedetta che lavora in cantina affiancata dall’enologo e agronomo Stefano Chioccioli, Filippo che spazia dalla terra alla finanza, Beatrice che guida il marketing e la comunicazione coadiuvata dalla nipote Serena.

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