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Il Mondo

In vino veritas ... Pitture e sculture tra i vigneti... La più scenografica è l’opera di Daniel Buren, battezzata “Sulle vigne: punti di vista”. E’ una teoria di specchi (foto sotto) che si affacciano sulla valle, incorniciando pezzi di paesaggio, che lo scultore e pittore francese ha realizzato nel 2001 al Castello di Ama. Antico borgo toscano nel cuore del Chianti classico (in provincia di Siena), animato dalla passione per il vino e per l’arte di Marco Pallanti e Lorenza Sebasti, marito e moglie nella vita privata, ma anche enologo-direttore e ad di una delle più belle cantine italiane, diventata un museo a cielo aperto nell’ambito del progetto Ama per l’Arte contemporanea. Partita nel 2000 con la creazione di Michelangelo Pistoletto (l’Albero di Ama), il primo a credere in questa iniziativa che lega in un grande ed eterno abbraccio vino e arte, la collezione di Ama raccoglie istallazioni di Giulio Paolini, Kendel Geers, Anish Kapoor, Chen Zhen, Carlos Garaicoa, Nedko Solakov, Giovanni Ozzola, Cristina Iglesias. Ogni anno una diversa mano che ha totale carta bianca e una sola condizione: quella di farsi ispirare dalla bellezza e dalla poesia del luogo per creare un’opera unica e irripetibile altrove. Sempre in Toscana, ma a Montepulciano, la cantina Icario (Mosopra). marchio giovane e intraprendente del mercato enologico nazionale di proprietà della famiglia Cecchetti, ha inaugurato lo scorso aprile la sua sede (realizzata dallo studio Valle di Roma e dall’architetto Guido Ciompi di Firenze), dotata di un apposito spazio museale aperto al pubblico e dedicato anche in questo caso all’arte contemporanea, con opere permanenti e non solo. Il progetto culturale Icario, fiore all’occhiello dei fratelli Andrea e Alessandra Cecchetti, alla guida dell’azienda, contempla infatti anche l’organizzazione di due mostre l’anno, una personale e una collettiva, in un susseguirsi di artisti del panorama contemporaneo internazionale, già in programma fino al 2010.
Dalla Toscana al Piemonte, un terzo esempio di connubio tra arte e vino che ha come protagonista la famiglia Chiarlo, proprietaria dell’omonima storica griffe del vino piemontese. Orme su La court è il parco artistico nel vigneto sulle colline di Castelnuovo Calcea (Asti), creato da Michele Chiarlo, con i figli Alberto e Stefano, in un territorio eletto della Barbera, per sottolineare il legame profondo tra vino e territorio. Sotto braccio all’amico e artista genovese Emanuele Luzzati, lo scenografo del parco, i Chiarlo hanno allestito un percorso d’arte tra vigneti e cascine, con sculture e istallazioni colorate, ispirate a quattro elementi: terra, aria, acqua e fuoco.

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