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Allegrini 2024

Il Mondo

Pizza, bufala e tartufo ... Decine di produttori arricchiscono il carnet della produzione regionale... Dossier Campania... ...Il vino. Ecco allora una rassegna di fuoriclasse adatti ai prodotti elencati. Si parte dal Nord con l’Asprinio di Fescine, l’Aversa spumante dell’azienda I Borboni, il Pallagrello e il Casavecchia della Tenuta del principe in provincia di Caserta. Quindi Lettere di Borgo Sant’Anna e Capri bianco della Vinicola Tiberio di Anacapri in provincia di Napoli e nel Sannio la Falanghina di Mustilli o di Rotola. Anche Salerno si è conquistata un posto di rilievo nella vitivinicoltura nazionale, con il Fiano dai sentori di salsedine di Maffini, l’Antece (stesso uvaggio, ma vinificato all’antico, come fosse un rosso) di Bruno De Conciliis, il Fior d’uva di Marisa Cuomo, da vigne aggrappate sulle balze della costiera amalfitana. Ma è Avellino la punta di diamante della qualità vinicola della Campania con i bianchi di Vadiaperti e Pietracupa, il Greco dei Feudi di San Gregorio, il Volpe rosa della Cantina Giardino e i superbi Taurasi di Caggiano, Mastroberardino, Molettieri. Dal Radici riserva docg della pluricentenaria Mastroberardino, intenso e avvolgente, al Cinque Querce 1988 riserva di Molettieri che sa di foglie secche, di castagno, di terra rimossa, semplice ed elegante insieme, un perfetto ambasciatore dell’Irpinia.

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