02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Mondo

Nella Rete del sapore ... Il dono più “in”? Un party a casa dell’ospite, con cibo di gran classe ordinato via internet... Il web diventa il mezzo più comodo per trovare i migliori cadeaux enogastronomici... Dicono che la scelta più originale e inattesa, arte di chi ne sarà il beneficiano, sia l’Espenienza, anzi l’Experience: un party organizzato in ogni dettaglio fino 30 persone a casa del destinatario del dono, placé o standing, ovvero a buffet, a seconda dello spazio a disposizione, ma anche un cocktail o un raffinatissimo spuntino di mezzanotte per due, sul genere di quello, famosissimo, del primo film prodotto da Marilyn Monroe, “Il principe e la ballerina” (anche se, si spera, con esiti differenti). Menu, quotazioni e tempistiche si possono discutere direttamente online,
all’indirizzo www.domperignon-experience.it, oppure ordinate al volo, senza por tempo in mezzo visto che, in effetti, lo scopo di acquistare sul web i propri regali di Natale è proprio quello di evitare perdite di tempo o lunghe file. Soprattutto, perché nonostante il momento non esattamente splendido per i consumi, il window shopping è ancora attività praticatissima e alla lunga faticosa: dopo una visita ai grandi magazzni del Bon Marché nelle settimane precedenti le vacanze invernali ai primi del secolo scorso, Katherine Mannsfield era rimasta così frastornata da aver avuto le allucinazioni, come testimonia la sua “Corrispondenza”, e aveva iniziato a scambiare le commesse per insetti neri, non diversamente (ma con qualche anno di anticipo) da un qualunque Kafka. La Dom Pérignon Experience è il servizio bespoke, su misura, proposto in queste ultime settimane dal marchio più celebre della divisione wines & spirits di Lvmh, e, a farselo raccontare nei dettagli, probabilmente assomiglia molto a quanto avrebbe voluto il leggendario Dom Pierre per la degustazione del suo vino frizzante: degustazione delle etichette Blanc, Rosé ed Oenothèque, in abbinamento alle diverse portate, più la presenza di un sommelier, chef, personale di servizio e attrezzature. Su peck.it, il portale della più famosa e storica bottega di enogastronomia di Milano, che se operasse nella moda verrebbe inevitabilmente definito un multistore, anzi epicentro, un servizio simile è pronto, ma va discusso a voce: in compenso, con il solito, classico clic si possono ordinare cesti natalizi o una ricchissima selezione di etichette dalla cantina. Tutto sommato, visto che al di là di quanto ci si voglia mostrare intenditori le bottiglie si comprano chiuse, e trattandosi di un negozio e non di una cantina le degustazioni sono limitate, l’acquisto online diventa una opportunità utile e possibile anche se non si è dei grandi fan del web, come gli italiani notoriamente e pervicacemente dimostrano di non essere. Hanno sicuramente meno timori rispetto a un tempo sulla sicurezza delle transazioni, e sono sufficientemente evoluti nei consumi da non aver bisogno di toccare ed entrare fisicamente in contatto con i propri acquisti, come accade invece e per esempio ai russi, ma secondo il più recente studio sullo shopping natalizio effettuato dal motore di ricerca Twenga, specializzato in e-commerce, sebbene ormai comprino online quasi in un rapporto uno a due (+13% rispetto all’anno scorso) gli italiani, e in particolare le italiane, dimostrano di non fidarsi ancora di internet, soprattutto per quanto riguarda la corrispondenza del prodotto alla descrizione (42% di signore contro il 29% degli uomini) o i tempi di consegna (37% contro il 28% degli uomini). In compenso, i tre quarti degli italiani si informano prima di acquistare online (il 75%, con scarse differenze fra i due sessi, ma le percentuali si alzano ancora attorno ai trent’anni) a dimostrazione che ormai, almeno il confronto fra marche e prezzi si fa comodamente seduti a casa o in ufficio. Ed è in questo caso che, appunto, marche e prezzi fanno la differenza, oltre al tipo di servizio offerto: “Per noi, le consegne non superano mai uno, massimo due giorni in Italia”, confermano dai Feudi della Medusa (www.feudidellamedusa.it), azienda vinicola di Santa Margherita di Pula, che a tredici anni dalla fondazione è entrata a pieno diritto fra i grandi marchi Supersardinian con il Gerione 2006 (tre bicchieri dalla guida “I Vini d’Italia 2010” del Gambero Rosso), ottenendo anche il plauso di Robert Parker, celebre critico Usa. Adesso la famiglia Siclari, Francesco e la moglie Heide, hanno intenzione di aprire una spa e inaugurare un percorso di degustazioni e di ospitalità (a pochi chilometri c’è anche il Forte Village), ma dicono che in attesa di inaugurare i nuovi spazi, con ogni probabilità entro il 2010, internet rappresenta un’ottima opportunità...

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su