Il Mondo

Al Vinitaly si beve bianco e si vede rosa ... “I segnali sono positivi: dopo il passo indietro del 2009, l’andamento degli affari nei primi mesi del 2010 indica che il mercato sta tornando ai valori del 2007, precedenti alla Crisi”: cifre alla mano, Giovanni Mantovani, dg di Fiera di Verona, è “moderatamente” ottimista. Una ricerca commissionata dall’ente fieristico a Partesa e Acqua group, in occasione del Vinitaly, il più importante salone del vino del mondo, rivela che il cambio di passo, sia in Italia che all’estero, sta avvenendo a macchia di leopardo, con alcune zone che fanno da traino e altre ancora ferme. “Oltre al mercato interno, stanno ripartendo Usa e Canada, il Nord Europa e l’Asia, che comincia a lasciare molto più spazio al vino made in Italy”, racconta Mantovani, mettendo in evidenza un altro aspetto interessante: “Le aziende che sono state più capaci di interpretare le tendenze del gusto del consumatore e che hanno investito di più in qualità e prodotti, sono quelle che stanno raccogliendo i risultati migliori. Così come i marchi forti di una buona organizzazione commerciale sono anche quelli che stanno conquistando gli spazi maggiori”. Quanto ai prodotti, la ricerca registra una buona crescita degli spumanti e anche una spiccata preferenza per il vino bianco, segnando quindi una inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni caratterizzati dalla supremazia dei rossi. Più in generale, la crisi ha modificato i consumi delle bevande fuori casa: nel triennio 2006-2009 risultano stabili le vendite di acqua, calano quelle di birra, crollano quelledei liquori, mentre il vino appare la voce che ha tenuto meglio in tutta l’area beverage. Insomma, notizie confortanti per gli operatori italiani. E anche una nuova opportunità: Vinitaly firma un accordo con Hong Kong wine experience exhibition, diventando così partner della fiera destinata a diventare hub della promozione del vino italiano in Asia.