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Il Mondo

Cibovino ... Vino da armatore per cene d’estate... Tenuta Paolo e Noemia D’Amico... Fare ottimi vini in una terra nell’alta valle del Tevere sulla quale solo un inguaribile ottimista avrebbe accettato scommesse: è la sfida che hanno ingaggiato Paolo e Noemia D’Amico quando, nel 1985, hanno deciso di impegnare cuore, energie e soldi nella loro azienda agricola a Castiglione in Teverina (Viterbo), nel cuore della Tuscia, ai confini con l’Umbria e la Toscana. L’abile armatore (presidente della società di navigazione che porta il suo nome e della Confitarma), a braccetto con sua moglie Noemia, brasiliana di origine portoghese, ha fatto centro, ma non solo. Bianchista convinto, sta anche ottenendo risultati molto interessanti dai primi vigneti impiantati nella sua terra: quelli di
Chardonnay. Del più internazionale dei vitigni sono infatti figli due dei vini più rappresentativi della Tenuta battezzata Paolo e Noemia D’Amico: il Falesia (che affina in barrique per nove mesi prima di riposare nella bottiglia per altri cinque) e il Calanchi di Vaiano che affina invece in acciaio (per nove mesi più due di bottiglia). Bella complessità, ricchezza di sfumature e struttura. Affiancano entrambi molto bene primi piatti, pesce e formaggi non stagionati. Sono invece più freschi, aromatici e beverini il Noe, mix di Procanico, Grechetto, Malvasia e Chardonnay e il Seiano, frutto del matrimonio tra Grechetto e Sauvignon. Ma non c’è solo il pocker di bianchi nella bella cantina che ospita la produzione aziendale (oggi nell’ordine delle 100 mila bottiglie da 21 ettari vitati). Con il contributo professionale dell’enologo Carlo Corino, dell’agronoma Ginevra Bagnoli (perché il vino si fa prima in vigna) e del cantiniere Gianluca Pizzo, i D’Amico contano nella loro scuderia di vini anche il rosso Notturno dei Calanchi (100% Pinot nero), il più impegnativo Villa Tirrena, Merlot in purezza capace di invecchiare a lungo (da provare in inverno con sughi e arrosti sontuosi) e il più facile Seiano rosso, allegro blend di Merlot e Sangiovese. Il gioiello di Civita di Bagnoregio a fare da sfondo: la tenuta è immersa nella suggestiva valle di Vaiano, terra di calanchi e culla della civiltà etrusca. È aperta al pubblico solo su prenotazione allo 06 84561471.

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