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Il Mondo

… Vino: la cooperativa siciliana Settesoli in ogni market … Nel mirino la grande distribuzione, ma a prezzi medi. E i mercati esteri … E’ lontana dai volumi delle grandi cooperative del Nord che dominano il mercato nazionale del vino. Ma la cosa non la impressiona. Anzi. Sottobraccio ai suoi 2.300 soci viticoltori, la coop siciliana Settesoli, la maggiore azienda vinicola della regione, con circa 6 mila ettari di vigna spalmati nella provincia di Agrigento, tra Menfi, Monrevago e Santa Margherita Belice, ha deciso di suonare la carica e di cambiare passo. Prima di tutto sul fronte della grande distribuzione. “Nei primi sei mesi di quest’anno abbiamo incrementato la nostra presenza nella gdo del 15% ponderato, passando dal 25% al 40% dei punti vendita su scala nazionale , dice Salvatore Li Petri, direttore generale della cantina che figura a quota 27 nella classifica del Mondo delle maggiori aziende vitivinicole italiane, con un fatturato 2009 di 38 milioni che salirla 40 nel 2010. “L’obiettivo del business plan 2010-2012 è di essere presenti in tre anni nel 70% del mercato domestico della grande distribuzione», aggiunge il capo di Settesoli. Progetti ambiziosi. Che hanno già portato a una completa riorganizzazione della rete distributiva, a una valorizzazione del brand e a un incremento della quota di vino confezionato (arriverà al 40% nel prossimo triennio), riducendo invece l’impegno sul mercato dello sfuso, in caduta libera. Il tutto con la benedizione di Diego Pianeta, tra i protagonisti di peso del mercato enologico italiano (la sua famiglia possiede l’omonima cantina siciliana), che da ben 37 anni è il presidente della grande coop di Menfi cui fa capo il vigneto più esteso d’Europa. Nulla ancora di ufficiale, ma, a quanto pare, nel 2012 Pianeta passerà il testimone a Vito Varvaro, l’ex ceo di Procter & Gamble, entrato due anni fa nel consiglio Settesoli. Considerato da tutti il delfino di Pianeta, c’è sicuramente l’ispirazione di Varvaro dietro la nuova strategia aziendale che sfrutta la sua trentennale esperienza nel mass market. Circa 35 milioni di bottiglie contro i 25 attuali (riportando al formato standard della bottiglia di 0,75 il totale dei prodotti della cantina, come i bag in box e i tetra-bric): è un altro traguardo della coop che opera sul mercato della grande distribuzione con il marchio Settesoli (il Nero d’Avola è l’etichetta più venduta nella fascia di prezzo tra 3 e 5 euro), mentre la linea Mandrarossa è destinata al canale horeca (hotel, ristoranti, enoteche, bar, catering). Ma non c’è solo l’Italia nei piani di sviluppo aziendali che puntano anche sul potenziamento dell’export (rappresenta fin qui circa il 60% della produzione). “Ci stiamo concentrando su Germania, Usa, Cina e Canada”, precisa Li Petri. “In Germania, per esempio, dove oggi siamo assenti, riteniamo di avere margini di crescita importanti lavorando nella fascia di 3-4 euro, nella quale possiamo proporre prodotti con un interessante rapporto prezzo-qualità”.

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