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Il Mondo

Bilancio dietetico aII’Harry’s bar ... Alta ristorazione meno costi e più fatturato per Cipriani ... Un incremento del fatturato del 5% nel 2011, una riduzione del costo del personale con l’obiettivo di arrivare a fine anno a un’incidenza pari al 45% e negli anni seguenti al 40% e un incasso di crediti infragruppo per circa 1,5 milioni entro la fine del prossimo dicembre. Sono le linee-guida del nuovo piano industriale per Cipriani spa presentate qualche giorno fa da Arrigo Cipriani, patron del mitico Harry’s Bar di Venezia, all’assemblea dei soci chiamata ad approvare il bilancio 2010 chiuso con una perdita salita a 959 mila euro dai 551 mila dell’esercizio precedente. La volontà di ristrutturazione e di rilancio del gruppo di ristorazione di alta qualità è testimoniata dal significativo incremento dei ricavi nel primo semestre di quest’anno, dall’avvenuto accredito di 600 mila euro per cessione di crediti infragruppo e dalla lettera d’impegno rilasciata dalla controllante lussemburghese Cipriani International sa che manifesta la volontà di sostenere patrimonialmente la controllata Cipriani spa, mantenendone in misura adeguata integrità degli asset e continuità aziendale. La crisi ha morso il conto economico del ristorante-bar veneziano caro ai turisti americani e non solo erodendo il totale del fatturato a 6,7 milioni dai 7,3 milioni dell’esercizio precedente, anche se la nota integrativa segnala appunto che “i primi mesi del 2011 evidenziano una significativa crescita dei ricavi caratteristici”, pari nel primo trimestre a +7,91% sullo stesso periodo del 2010. Con attivi materiali per 4,76 milioni, le partecipazioni di Cipriani valgono 2,3 milioni e comprendono Alta Gamma, che gestisce il ristorante Harry’s Dolci sull’isola della Giudecca e Cipriani international group. Dal perimetro degli asset è invece uscita Cipriani Uk ltd, che controllava il ristorante a Londra, ceduta a Cipriani international sa, indebitata verso la controllata italiana per oltre 2,3 milioni, voce evidenziata nella relazione del collegio sindacale. Con debiti verso banche stabili a poco più di 6 milioni, Cipriani ha in essere tre contratti di interest rate swap con la Banca popolare di Vicenza che evidenziano un fair value negativo complessivamente di 535 mila euro su un nozionale di 5,5 milioni. Nell’operazione di rilancio nuovi sacrifici, però, verranno richiesti ai 73 addetti perché il riassetto sia dal punto divi- sta numerico che di riequilibrio del costo del lavoro ha comportato l’avvio della proceduta di messa in mobilità, aprendo una trattativa con le rappresentanze sindacali dell’Harry’s Bar.

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