Italian food and wine, per Ornaghi sono beni culturali ... Risorse da valorizzare. Un piano del ministro sul tavolo di Monti ... Prima di confezionare il progetto e portarlo sul tavolo del presidente del Consiglio Mario Monti, il ministro Lorenzo Ornaghi si è confidato con alcuni dei protagonisti dell’italian food and wine. E non ha fatto fatica a trovare consensi ed entusiasmo sulla sua nuova iniziativa: cucina, vino e altri prodotti dell’eccellenza alimentare italiana meritano di essere messi sullo stesso piano, in termini di tutela e promozione, dei beni culturali. Ornaghi, il ministro-rettore considerato intenditore e gourmet (mangia poco ma bene e beve soprattutto rossi piemontesi e bollicine di Franciacorta) si prepara a lanciare un progetto che porterebbe l’Italia a duellare direttamente con la Francia al vertice mondiale delle risorse enogastronomiche da valorizzare. Inserendo vino e cibo italiano nell’ambito dei valori da seguire come ministro dei Beni e della attività culturali, magari in coordinamento con i colleghi dell’agricoltura e del turismo. Perché un supertuscan come Luce di Frescobaldi (non a caso presto abbinato con un piatto esclusivo Richard Ginori) o un Brunello di Montalcino Cerbonaia (ai vertici delle classifiche mondiali) non dovrebbero avere la stessa dignità del Colosseo o dei Musei fiorentini? Il ministro è convinto che difendere e valorizzare l’enogastronomia italiana come si fa con i monumenti è un modo di diffondere buona cultura del cibo e promozione turistica.
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