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Il Sole 24 Ore

Tommasi, al 50% di Nicolis, fa shopping nell’Amarone … La cantina veneta dal 1997 ha perseguito una strategia di crescita per linee esterne… Dopo tanto girovagare in giro per l’Italia collezionando aree vocale dove produrre vini di qualità dal Veneto alla Toscana alla Sicilia, torna ora alle origini: alla Valpolicella e all’Amarone. Si tratta di Tommasi Family Estates, entrata al 50% in Nicolis, altra cantina storica nella Valpolicella con 25 ettari di vigneti di proprietà e almeno altrettanti in affitto. Cantina Nicolis, tuttavia, resterà un’azienda autonoma e non sarà ricompresa all’interno del perimetro di Tommasi Family Estates. D’altro canto Tommasi entra in Nicolis affiancando la famiglia originaria in una posizione paritaria per condividere un nuovo percorso di sviluppo. Un ulteriore tassello, quindi, si aggiunge alla strategia di crescita della cantina veneta, azienda che sotto la guida di Dario Tommasi a partire dal ‘97 (anno in cui furono acquistati i 240 ettari in Maremma dell’azienda Poggio al Tufo) ha effettuato un’articolata strategia di crescita per linee esterne. Un piano che ha visto una forte accelerazione poi a partire dagli anni del 2000: nel 2012 furono rilevati 1oo ettari a Manduria in Puglia; 90 ettari nell’Oltrepò pavese nel 2013; nel 2015 è stata la volta di Casisano, 15 ettari a Montalcino; poi in Basilicata (20 ettari nel 2016) fino agli ultimi due ingressi (Orvieto, 50 ettari nel 2021) ed Etna (is ettari nel 2022). Questo collier di cantine si è andato ad aggiungere ai 262 ettari detenuti da Tommasi in Veneto (tra Valpolicella, Soave e Lugana) trasformando l’azienda veronese in uno dei principali proprietari italiani di vigneti: oggi sono circa 799 ettari. Una dotazione cui vanno aggiunte le due joint ovvero la partecipazione nella tenuta del Chianti classico con la cantina La Massa e ora Nícolis. Se negli anni Dario Tommasi ha dovuto effettuare approfondimenti e supplementi d'indagine prima di investire in aree che conosceva poco come la Pugliaola Sicilia, non ha esitato quando si è presentata l’occasione sulla Valpolicella e sull’Amarone: una terra e un vino che conosce meglio delle proprie tasche. “Amarone è storia, territorio e, per noi, è anche famiglia”, ama ripetere. Adesso quindi questa nuova avventura in partnership con Nicolis azienda che con Tommasi è anche tra i soci fondatori dell’associazione delle Famiglie Storiche cantine che cioè condividono la politica di premiurization dell’Amarone e filosofie produttive spesso simili ma senza alcun rischio sovrapposizione. Perché laddove la domanda supera di gran lunga l’offerta, come per l’Amarone, non c’è sovrapposizione ma solo complementarietà.

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