Il Sole 24 Ore / Agrisole

Majolini, quando le bollicine riducono l’anidride carbonica … Bollicine che assorbono CO2 e che producono nel rispetto dell’ambiente. Sarà questo il risultato dell’ambizioso progetto di monitoraggio delle emissioni di gas serra che l’azienda Majolini, produttrice di vino in Franciacorta, sta portando avanti dal 2009. “Grazie al suggerimento del nostro agronomo, Pierluigi Donna – racconta Elena Maiolini – abbiamo cominciato questo lungo percorso di monitoraggio
e analisi dell’impatto sull’ambiente della nostra azienda da cui scaturiranno una serie di valutazioni che porteranno a degli accorgimenti nel nostro modo di produrre e commercializzare il vino”.
La valutazione della produzione di anidride carbonica durante il ciclo di attività aziendale ha dato vita alla stesura di un bilancio relativo all’anno 2009 (a breve sarà pubblicato quello del 2010) ed è stata supportata dall’Italian Wine Carbon Calculator (ItaCa), il sistema operativo elaborato da Sata in un progetto condiviso con la Winemakers Federation of Australia per consentire alle aziende di conoscere il proprio processo produttivo e gestirne quindi l’incidenza ambientale. Il risultato di questo primo bilancio della Cantina Majolini, che ha riguardato i consumi e le emissioni energetiche dell’anno 2009, parla di una capacità di assorbimento di CO2 superiore alla quantità di gas emesso. In particolare lo studio ItaCa ha evidenziato che l’emissione netta dell’azienda di Franciacorta è di -106.495 kg di CO2, cioè che il ciclo integrato aziendale aiuta a togliere dall’atmosfera più di 100.000 kg/anno di anidride carbonica. “Da questo primo risultato aspettiamo il confronto con il 2010 – continua Maiolini – e da questo dato potremo cominciare a investire per abbattere ancora di più le emissioni”. In particolare l’azienda sta studiando forme di trasporto (per esempio sfruttando il treno dove possibile) che riducano le emissioni.