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Il Sole 24 Ore / Agrisole

Un algoritmo per guidare la vendemmia … Programmare in anticipo la raccolta dell’uva, in modo da permettere a ciascun produttore di ottimizzare la composizione chimica e garantire sempre un vino adatto al lungo invecchiamento? A Montalcino si può, ha decretato uno studio, condotto sulla vendemmia 2010, dal climatologo Giampiero Maracchi, dall’esperto in fisiologia della vite Attilio
Scienza e dall’enologo Riccardo Cotarella. La tecnica – messa a punto negli anni Ottanta da un piano di ricerca finanziato dalla Ue e basata su un algoritmo – permette di conoscere con un’anticipazione di circa 25-30 giorni quale sarà il giorno della vendemmia fissando il grado alcolico probabile del vino che si vuole ottenere. Montalcino, secondo i tre esperti di fama internazionale, rappresenta un ambiente ideale per l’applicazione del modello di previsione perché dispone di una importante banca dati, costruita dal Consorzio di tutela; coltiva un solo vitigno, il Sangiovese; e, malgrado la sua orografia fatta di versanti, altitudini ed esposizioni diverse, ha un clima temperato caldo (che nella parte verso la Val d’Orcia è continentale almeno alle altitudini maggiori, mentre è influenzato dal mare verso il Tirreno). La presenza di una notevole costanza nella successione delle fasi fenologiche è aiutata anche da una composizione fisica del suolo che non espone mai la vite a gravi rischi di siccità.

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