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Chiusa grande: quando il vino è un autentico stile di vita ... Franco D’Eusanio, bio-innovatore e “vinosofo” della ruralità erotica abruzzese, svela i suoi segreti e racconta la propria vita... Tornare alla natura. Sognare ad occhi aperti. Trascorrere una vita piacevole. Fuggire le false ambizioni. Evitare le mode fugaci. Sedurre mentre si è sedotti dalle proprie creazioni. Essere corretti anche quando non conviene. Riscoprire l’arcaica civiltà rurale abruzzese. Fare un vino buono senza essere schiavi del profitto. Aver cura del benessere di chi beve. Sembra il decalogo di un filosofo. Stiamo parlando, invece, delle regole di vita di un noto winemaker: Franco D’Eusanio, personaggio eccentrico, innovatore rispettoso della tradizione, tra i primi in Abruzzo ad aver deciso di tornare a produrre in collina; ma soprattutto tra i pochi in Italia a voler coniugare la filosofia con la vinificazione, dando vita ad una nuova figura esistenziale e professionale: il vinosofo. A partire dal felice connubio tra filosofia e vinificazione, innovazione e tradizione, Franco D’Eusanio ha costruito le basi della filosofia produttiva della cantina Chiusa Grande (www.chiusagrande.com), coniugando ricerca e sviluppo con i principi rigorosi dell’agricoltura biologica; mettendo nel processo chimico-fisico l’amore per il mondo delle idee; collegando le personalità dei suoi vini con i caratteri della civiltà rurale e, infine, ideando vini legati a teorie filosofiche. Per esempio, quando è nato il Perla Nera, fiore all’occhiello della cantina, D’Eusanio fu ispirato dal principio della seduzione e decise di riprodurre, nel vino, le caratteristiche di una donna sfuggente, metafora di un amore irraggiugibile. Quando, invece, decise di realizzare la linea esoterica dei vini Arcaserene, Ulevio, Spera di Sole e Ciferette, fu influenzato dalla mitologia rurale abruzzese che coniugò con i misteri eleusini e il pensiero pitagorico. Recentemente D’Eusanio è andato oltre, con una serie di prodotti che stanno facendo parlare non soltanto la stampa, ma anche gli addetti ai lavori: si tratta della linea Natura, ossia vini assolutamente privi di solfiti, e della linea “Is, Ea, Id” un rosso, un bianco e un rosato dedicati a lui, a lei e all’ambiguità (in altre parole, vini legati alle tendenze sessuali) prodotti in collaborazione con un gruppo di psicologi che, sulla base delle sue indicazioni, hanno elaborato un test che individua elementi salienti della personalità, traendoli dalle sensazioni percepite nel corso della degustazione. D’Eusanio può essere considerato anche un innovatore nel packaging: i suoi vini, oltre ad aver avuto riconoscimenti importanti in tutto il mondo, specialmente in Francia, vengono segnalati per la ricercatezza delle sue etichette, veri oggetti di design, come l’etichetta trasparente di Id, vincitrice della medaglia d’argento per il miglior packaging al Vinitaly di quest’anno. Il produttore-filosofo è anche autore di un libro che ha suscitato numerosi dibattiti, Vinosophia/Vinofollia, scritto a quattro mani con lo scrittore Simone D’Alessandro. Infine, Franco D’Eusanio è un bio-innovatore, che nel corso degli ultimi 10 anni ha riscoperto antichi biotipi di Trebbiano e Montepulciano. Grazie alla dote più unica che rara di saper coniugare l’innovazione con l’arte e la filosofia, è stato insignito di un premio nazionale di grande prestigio, assieme ad altri personaggi della vita culturale del nostro paese come il celebre scrittore Camilleri: si tratta del riconoscimento “Bandiera Verde Agricoltura 2009” conferito dalla Confederazione italiana agricoltori, attraverso il quale si lodano tutti quei comportamenti “virtuosi” tesi a tutelare l’ambiente, nonché esaltare le produzioni legate al territorio e alle sue molteplici tradizioni culturali.