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Il Sole 24 Ore / Ventiquattro

L’allievo fa il maestro ... L’Italia è piena di imprenditori viticoli che hanno trasferito dal mondo dell’industria a quello agricolo non tanto risorse e capitale quanto una mentalità innovativa. Così hanno impostato un concetto diverso alla nuova attività: nonostante il contributo della natura, il successo dipende da studio, ricerca, desiderio di imparare.

Tra questi imprenditori spicca Maurizio Zanella di Franciacorta, poco più di un adolescente ribelle e contestatore quando fu folgorato sulla via di Reims, dalle vigne della Champagne. Rientrato a Erbusco, lanciò il nuovo imperativo: fermi tutti, si riparte da zero. Ca’ del Bosco è diventata l’archetipo dell’azienda vitivinicola italiana di massima professionalità.

La gamma degli spumanti è quella canonica della Franciacorta, una proposta che Zanella stesso ha aiutato a diffondere; Brut, Brut Millesimato, Dosage Zéro, Satèn, Rosato, Millesimato di selezione.

Quest’ultimo, nella fattispecie la cuvée Annamaria Clementi che porta il nome della madre del titolare, è ritenuto l’equivalente qualitativo dei maggiori champagne, ed è spesso paragonato, sia come stile che come eccellenza, alla selezione della Bollinger e della Pol Roger. Comparazioni che il creatore non rifiuta: sono precisamente questi i modelli che ispirarono la sua grande bottiglia.

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