Il Sole 24 Ore

E per il vino sono in arrivo 103 milioni di Euro ... «Il vino è una ricchezza del Paese e non possiamo disperderla. Però tutti devono fare la loro parte. Per quanto ci riguarda siamo convinti di poter dare più attenzione alle problematiche del mondo vitivinicolo».
E’ un’apertura a tutto campo quella che ieri Teresio Delfino, sottosegretario alle Politiche Agricole con delega per il settore vitivinicolo, ha fatto in occasione dell’inaugurazione del primo Salone del Vino di Torino, di scena al Lingotto fino a domenica.
Delfino ha spiegato che il governo ha inserito in Finanziaria un fondo triennale di 200 miliardi di lire (103,29 milioni di euro) a sostegno della promozione del vino. Impegno sì, ma anche accusa nei confronti di chi la qualità ancora non vuole farla. Delfino ha infatti aggiunto che «non è più tollerabile, da un lato, che si investa nella promozione del vino di qualità, quando dall’altro lato si spendono, come è successo quest’anno, 100 miliardi di lire (51,64 milioni di euro) per distillare vino che il mercato non vuole».
Intanto dal settore arrivano nuovi timori. In particolare per quanto riguarda il ruolo dei Consorzi di tutela e di controllo delle produzioni. A molti mesi dall’approvazione del decreto ministeriale non sono infatti ancora stati adottati i relativi decreti applicativi. Non solo, ma «quale sarà il ruolo di questi Consorzi e come verranno gestiti?»
A chiederselo sono il presidente dell’Uiv, Ezio Rivella, e il presidente di Federvini, Luigi Rossi di Montelera, che ha sottolineato la duplice e contrapposta tendenza del mercato del vino: «Da una parte – dice – ci sono i vini di qualità che sono molto venduti. Dall’altra i prodotti anonimi che perdono terreno. Se questo è il mercato, allora noi diciamo sì ai Consorzi, a patto che svolgano un ruolo davvero superpartes di controllo su tutta la filiera».