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Il Sole 24 Ore

Il decalogo dell’accoglienza ... Il Movimento del turismo del vino, al fine di assicurare la migliore accoglienza ai turisti del vino, ha elaborato un decalogo della buona accoglienza che l’azienda associata che dà ospitalità deve assolutamente attenersi. Il decalogo è stato presentato ieri al VinTour, il Salone del turismo del vino che si tiene questi giorni a Verona, in contemporanea con VinItaly. Il decalogo è stato depositato alla Csqa, società di certificazione
a cui è stato demandato il compito di fare le opportune verifiche. Il decalogo definisce gli spazi, i servizi e il metodo di lavoro. Ecco, in sintesi, i punti salienti.

a)segnaletica di identificazione dell’azienda e parcheggi riservati ai veicoli di visitatori e turisti;

b)le aziende debbono avere locali idonei per l’accoglienza e disporre di ambienti per le degustazioni sia gratuite sia a pagamento;

c)disponibilità di vigneti sperimentali in zona per attività didattiche e sentieri vitivinicoli;

d)disporre di ambienti puliti e bagni che rispondano a requisiti igienici e sanitari adeguati all’uso pubblico;

e)materia informativo sull’azienda e sul territorio stampato in almeno due lingue;

f)programmi di visita nelle vigne e in cantina;

g)disponibilità di accoglienza anche di domenica e giorni festivi;

h)produrre e vendere vini solo in confezione;

i)disporre di bicchieri adeguati alle degustazioni, che se sono a pagamento debbono essere ben chiare da subito;

avere personale addetto all’accoglienza che parli almeno una lingua straniera, che abbia un buon livello di conoscenza delle problematiche vitivinicole ed enologiche, delle tecniche di degustazione, della cultura e storia del territorio.

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