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Il Sole 24 Ore

Tra Europa e Canada intesa su vini e alcolici ... L'Unione Europea e il Canada hanno siglato ieri un accordo bilaterale per l'istituzione di un registro per i vini e gli alcolici. Ne ha dato notizia il vice ministro per le Attività produttive con delega al commercio estero, Adolfo Urso, che, in qualità di presidente di turno del Consiglio dei ministri Ue, ha firmato l'intesa a Toronto con il ministro del Commercio canadese, Pierre Pettigrew. L'accordo introduce il riconoscimento reciproco delle pratiche e dei trattamenti enologici dei prodotti vitivinicoli, e stabilisce le condizioni in base alle quali le indicazioni geografiche dei vini di ciascuna parte saranno protette nel territorio dell'altra parte. L'intesa prevede che il Canada si impegni a non utilizzare per le proprie produzioni 21 denominazioni di bevande tipiche europee (tra cui Chianti, Grappa e Marsala, ma anche Champagne e Bourgogne francesi e il Porto portoghese) mentre la Ue, spiega in una nota la Coldiretti, proteggerà dalle imitazioni comunitarie il Rye Whisky canadese. Lo stop alle imitazioni e alla "vinopirateria" scatterà immediatamente con l'entrata in vigore dell'accordo per il Chianti e il Marsala, mentre per la Grappa bisognerà attendere due anni e per Champagne, Porto e Bourgogne addirittura il 31 dicembre 2013. A vigilare sul corretto funzionamento dell'intesa sarà un Comitato misto. «Si tratta di un accordo importante, innovativo, che potrà dare forte impulso agli scambi e a un processo di ravvicinamento delle tecniche di coltivazione e produzione nei due continenti», ha commentato Urso in una nota, mentre per la Coldiretti, «dopo il fallimento del vertice Wto, l'accordo tra Ue e Canada è un concreto passo in avanti nella lotta alla contraffazione». Soddisfazione è stata espressa anche dalla Confederazione italiana agricoltori e dalla Confagricoltura. L'export italiano di vini in Canada ammonta a oltre 80 milioni di euro all'anno, ed è in significativa crescita negli ultimi anni. Quasi il 30% delle esportazioni italiane in Canada è rappresentato da vino e prodotti alcolici. Secondo un'indagine della Coldiretti, tra i vini e liquori francesi sono lo Champagne, il Cognac, il Bordeaux, il Bourgogne, lo Chablis, il Medoc, il Sauternes, il Moselle, l'Armagnac, il Calvados e il Saint-Emilion a essere i più imitati nel mondo. In Spagna sono l'Alicante, il Valencia, La Mancha e il Rioja a essere copiati, mentre per l'Italia sono il Chianti, come quello classico imbottigliato nelle cantine argentine, il Lambrusco e il Marsala, o la Grappa. Se con le trattative bilaterali, aggiunge infine la Coldiretti, è possibile giungere a una migliore tutela dei nostri vini doc e docg, mentre a livello Wto i negoziati ristagnano, si esorta l'Unione europea a intavolare analoghi negoziati anche per il reciproco riconoscimento dei nostri prodotti agroalimentari Dop e Igp come il Parmigiano reggiano e il prosciutto di Parma.

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