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Il Sole 24 Ore

Giro del mondo in quattro calici di buon vino ... Caro, carissimo vino. Una lettera già scritta, ma da rispedire perché tornata al mittente ... Così come caro, carissimo ristorante. Le eccezioni sono comprese, come noto confermano la regola. Di chi sia la responsabilità "oggettiva"
del caro prezzi è da individuare, ma questa non è una
novità, visto che dall’estate si cercano i colpevoli degli aumenti
di frutta-verdura senza risultato alcuno. Almeno fino a oggi. Più
volte ho sostenuto che il caro vino potrebbe venir "ammortizzato"
con la proposta a calice: in proposito ci sono scuole di
pensiero contrastanti. Ma ci sono delle realtà che attuano questo
tipo di politica? E in particolare questi ristoranti sono dotati di
una carta dei vini variegata, rappresentativa della produzione
nazionale e internazionale? Sì, perché l’offerta del vino a
bicchiere in un locale con sole 20 etichette, le cui bottiglie sono
acquistate nell’enoteca d’angolo, sembra scontato.
Ci sono eccome. Voglio partire dal Relais San Maurizio (di
S. Stefano Belbo, tel. 0141841900) innanzitutto per decantarne
la bellezza dell’albergo, poi per tessere le lodi per la
cucina, ora sotto la regia di Lidia Alciati, quindi per la carta
dei vini, messa a punto da Andrea Alciati dove tra pagine e
pagine di "chicche" enoiche, ci sono proposte a calice che
possono accontentare anche i nasi esigenti.
Ho tentato appunto di fare un ipotetico conto dei vini che
comprende la scelta di un calice di bollicine iniziali (Contratto
for England pas dosè) un bianco (Franciacorta Bellavista)
, un rosso (Nebbiolo del Roero Malvirà) e un moscato
(d’Asti Saracco). Conto finale di ben 4 bicchieri diversi: 17
euro. Mi sono permesso anche un altro esercizio in tempo di
tartufi (ma a quale prezzo arriveranno in quest’anno di
magra? Ci vorrà un mutuo per assaggiarli?). Si può cominciare
con un bianco (Chardonnay La Bernardina Ceretto),
quindi due rossi (Barbaresco Cascina Crosa Pellissero e
Barolo Connubi Rinaldi). Conto finale: 23 euro. Mi voglio
rovinare aggiungo anche un moscato passito (i vignaioli di
S. Stefano): 6 euro.
Non solo San Maurizio, ma davvero eccellenti le proposte
del Ristorante Relais Alajmo (Selvazzano di Padova, tel.
0498055323) dove il sommelier Mauro Meneghetti propone
circa il 30% dei vini della sua importante carta a calice,
compresi vini francesi, cileni, austraici, tedeschi eccetera. Anche
in questo caso ho tentato di fare un importante menu
vinicolo: uno champagne (Bolliger special cuvèe), un riesling
austriaco (Steinterrassen Federspiel) un rosso cileno (Cabernet
Sauvignon ’95, Santa Ines), un tokaji ungherese (Aszu 6
Puttonyos). Insomma il giro del mondo, e quando mai capita di
farlo con 29,75 euro? Se si suole restare in patria ecco un’altra
grande proposta tratta dalla carta: un bianco (vigna Carracci,
Villa Matilde), un rosso (Guado al Tasso, Antinori), un passito
(Recioto dei Capitelli Anselmi), totale 20,50. Ho realizzato
composizioni top, si può scendere tranquillamente da questi
livelli. Insomma, volendo, si possono variare, a bicchiere, più
vini validi, salvando il portafoglio.

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