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Il Sole 24 Ore

In enoteca la media è di 15 euro a bottiglia ... Non bottiglie di moda: negli scaffali più in vista delle enoteche a vincere sono bottiglie che spesso non superano i 15 euro. Succede anche nelle zone più rinomate della Toscana patria dei "super tuscan", i vini che si trovano nelle carte dei migliori ristoranti in tutto il mondo. «Prima si vendevano solo grandi vini mentre ora la gente cerca quasi esclusivamente bottiglie intorno ai 12 euro» commenta Francesco Tognoni titolare dell'enoteca che esiste da più tempo a Bolgheri e conoscitore dei vini della zona. «Ci sono nuove produzioni locali che hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo - dice l'enotecario non nascondendo che qui la notorietà del territorio si paga - come l'Emilio Primo della prima annata 2003 dell'azienda Fuselli di Bolgheri a 10 euro, lo Zizzolo 2002 a 11,70 dell'azienda Fornacelle, allo stesso prezzo si compra Le Volte dell'Ornellaia, al primo anno di vita è anche il Borgeri a 11 euro dell'azienda Giorgino Meletti Cavallari. Si tratta di vini rossi che stanno sei mesi in barrique». Vini dunque abbordabili contando che il ricarico dell'enoteca si aggira intorno al 40% mentre arriva fino al 70% per un Sassicaia. A permettersi 17 euro al primo anno di uscita e registrare il tutto esaurito sono solo le pochissime bottiglie di «Le Difese» uscite dalla tenuta San Guido di Incisa della Rocchetta, la stessa del Sassicaia. D'altronde a detta degli esperti oggi è difficile trovare vini che non sono buoni viste le tecniche. E la produzione aumenta in continuo. «Dalle 10 etichette di una decina di anni fa a Bolgheri si è arrivati a 50 anche se si tratta di piccole aziende destinate tra qualche anno ad essere inghiottite dalle più grosse» dice Tognoni che tra i pochi bianchi della zona consiglia «il Costa Giulia molto buono per i 12 euro di prezzo».A rimanere invendute sono bottiglie sopravvalutate di produttori improvvisati e senza una tradizione nel vino. «Succede in Toscana e Piemonte dove soffre il Barolo a 50 euro ed entrano invece ottimi vini come il rosso cesanese del Lazio un vitigno autoctono del frosinate» commenta Marco Trimani che gestisce da oltre trent'anni l'enoteca di famiglia a Roma dove sono esposti tra le migliaia di bottiglie italiane e straniere, tra cui non mancano chicche preziose, anche vini meno noti. «La fascia tra gli 8 ed i 12 euro è non solo la prediletta dai consumatori ma anche la più giusta - dice Trimani sottolineando che a pesare troppo è l'iva del 20% - le punte eccezionali rimangono sulla bocca di tutti ma alla fine vini come Sassicaia, Solaia, o Gaja sono in pochi a berli». Come scegliere la bottiglia da accompagnare a una cena magari con una spigola al sale? «Bisogna cercare il massimo della qualità nella fascia di prezzo che abbiamo preventivato - risponde l'enotecario - ad esempio come vini laziali per un bianco Grechetto di Mottura 2001 di Civitella si spende 15,30 euro, per uno Chardonnay Casale del Giglio 6,48. Tra i siciliani se non ci si può permettere i 30 euro dei più noti, molto buono è lo Chardonnay del Feudo Butera 2002 a 9,90, un altro buon chardonnay in Puglia è Castello Monaci 2003 del Salento a 4,98». No comunque alle incette di bottiglie ma bisogna limitarsi a quello che serve e lasciare che siano le cantine dei produttori a conservare al meglio le bottiglie. Se si punta alla speculazione invece vale solo se fatta a diversi zeri e quindi su pochi vini top. In un mondo dove è difficile districarsi tra guide e consigli di esperti poi «conviene avere un buon rapporto con un enotecario - suggerisce Trimani - siamo attenti a conservare il bene principale che è il cliente». Da non dimenticare poi che così come nell'alta moda si paga il capo unico «conviene cercare aziende che producano in grosse quantità - conclude Trimani - quello che conta comunque è l'esperienza personale, il vino va praticato e non raccontato». Infine un suggerimento anche a chi il vino lo produce. Spesso il vino è un piacevole cadeau e allora darebbe un aiuto sia a chi lo regala che a chi lo riceve la controetichetta. Basterebbe qualche riga per sapere che vino è, da chi è fatto o con cosa accompagnarlo.

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