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Il Sole 24 Ore

Maxi-contratto in Usa per Cavit. Il consorzio vitivinicolo trentino rinnova al 2010 la fornitura al gruppo Gallo ... Sempre più America per i vini Cavit. Il Consorzio vitivinicolo trentino, che da anni ha fatto del Nord America il suo principale mercato di sbocco, si avvia a chiudere l'anno con un export da record: solo in Usa si parla di 32-33 milioni di bottiglie per più di 100 milioni di euro. Nella sostanza significa poco meno della metà dei risultati conseguiti nel bilancio 2003-2004, approvato la scorsa settimana e che ha visto la produzione salire a 70 milioni di bottiglie per un fatturato di 226 milioni di euro, in crescita del 14,5% sull'esercizio precedente. Proprio quando dall'altra parte dell'Atlantico continuano a giungere notizie che lasciano l'amaro in bocca a parecchi esportatori italiani e francesi, Cavit non solo fa segnare performance di tutt'altro segno (+4% le esportazioni a metà novembre), ma porta a casa un mega contratto di fornitura pluriennale di almeno 15 milioni di bottiglie firmato con i californiani della Gallo, numero uno nel mondo del vino. Il contratto è la copia di quanto già firmato una prima volta nel 1997 e che ora, appunto, è stato rinnovato fino al 2010. Si tratta di due etichette (Ecco Domani e Bella Sera) prodotte in esclusiva per gli Usa e che, al prezzo medio attuale significa un affare da 90 milioni di bottiglie e 270 milioni di euro.Per Cavit, però, il mercato Usa vale molto di più. A questo contratto di fornitura - osserva il direttore generale del Consorzio, Giacinto Giacomini - bisogna aggiungere altrettante bottiglie che vendiamo sul mercato Usa attraverso la rete del nostro importatore Palm Bay di New York. In totale quest'anno stimiamo di esportare più di 2,6 milioni di casse da 12 bottiglie, con un risultato in crescita tra il 4 e il 5 per cento.«Questo successo - aggiunge Giacomini - si spiega con la buona qualità intrinseca dei nostri vini ceduti a prezzi molto equilibrati; comunque mai soggetti a repentive variazioni al rialzo, anche in presenza di situazioni congiunturali che avrebbero pure giustificato certi rincari. Attualmente sitamo esportando a prezzi, franco partenza, che oscillano tra 2,7 e 3,7 euro la bottiglia».Espressione consortile di secondo grado che rappresenta l'operatività di 12 delle 15 cantine sociali del Trentino, Cavit può contare su oltre 5.600 soci viticoltori che garantiscono una fornitura di materia prima che è frutto di processi produttivi naturali e al tempo molto avanzati. Dimostrando così una forte propensione agli investimenti tecnici che, nell'ultimo esercizio, sono ammontati a 15 milioni per realizzare ampliamenti e nuovi locali per la barricaia e anche per informatizzare tutta la gestione. «Oggi Cavit è l'unico esempio in europa di cantina completamente automatizzata», dice il presidente del Consorzio, Francesco Sartori. E aggiunge: «Siamo soddisfatti dei risultati fin qui conseguiti, e sono il frutto di di una costante politica di qualificazione dei prodotti e dell'attenzione rivolta alla clientela. Anche in termini di prezzi».

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