02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Sole 24 Ore

Più Romania in Genagricola ... Più di 3.500 ettari in un solo anno e altri 1.500 pronti a seguire. Il piano di acquisizioni di terreni fondiari in Romania che la società Genagricola mise a budget nel 2003, procede spedito. Anzi, per alcune colture cerealicole si è più avanti rispetto alla tabella di marcia.
E il presidente di Genagricola, Giuseppe Perissinotto, è ovviamente soddisfatto dell'andamento del programma.
«Tutto procede bene se non addirittura meglio del previsto - dice - per esempio la resa del grano quest'anno è stata di 4,5 tonnellate l'ettaro. A termine di paragone, un anno fa non siamo andati oltre le due tonnellate, e già sappiamo di poter fare ancora di più. Ai progetti iniziali se ne stanno aggiungendo dei nuovi, come la coltivazione della soia e del riso, di cui la Romania è importatrice netta».
A questo proposito Genagricola ha affidato a una società specializzata il monitoraggio del mercato interno e dei consumi di riso, mentre gli agronomi del gruppo proseguono la mappatura dei campi. Si prevede che fra un anno circa 400 ettari di terreni disporranno della rete di irrigazione. Con questo programma di sviluppo le campagne a Nord-Est di Timisoara stanno ritrovando quelle caratteristiche di fertilità perdute negli anni scorsi con una scellerati interventi agronomici.
Non certo senza problemi. «Posso assicurare che non sono pochi osserva Perissinotto - ma con pazienza cerchiamo di risolverli, compresa la ricostituzione della memoria storica della proprietà catastale, andata distrutta con la dittatura, nonchè la formazione della manodopera ai lavori nei campi».
Tutto questo ha avuto una certa influenza sui valori dei terreni, passati da 7-800 euro a ettaro nel 2003 a 1.200-1.500 oggi. Ma si tratta di quotazioni che non influiscono più di tanto sui costi della gestione e sui prezzi finali dei prodotti. Che sono ancora molto competitivi.
Come competitivo è il vino rumeno che, sebbene debba compiere ancora molta strada sotto il profilo della qualità, possiede interessanti potenzialità di crescita.
Non a caso al vino "made in Rumenia" Genagricola sta dedicando molte risorse, avendo individuato nella parte collinare del Nord un'area di 500 ettari di cui una buona parte sono già stati dotati di piantine che verranno a produzione fra un paio d'anni.
In attesa che il progetto Romania decolli del tutto, in Italia prosegue il consolidamento delle attività di quella che è ufficialmente la più grande azienda agricola del Paese. Genagricola, che fa parte del gruppo Generali assicurazioni, può infatti contare su una proprietà di circa 6.700 ettari che arrivano a 10mila con le proprietà fondiarie di San Giorgio e Alleanza Assicurazione.
Venti tenute distribuite sul territorio, 264 dipendenti, produzioni che vanno dalla cerealicoltura alla frutticoltura, dagli ortaggi a pieno campo alle coltivazioni boschive, dall'allevamento di bestiame Charolais alla pescicoltura, dai latticini e formaggi di Torre in Pietra al vino. Anzi, ai vini delle tenute di Torre Rosazza, Sant'Anna, Borgo Magredo: in totale 5 milioni di bottiglie (un terzo esportate) che pesano per il 40% sul totale fatturato di 36 milioni di euro.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su