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Il Sole 24 Ore

Vino: negli States decide la distribuzione ... Una delle leve che ha dato la possibilità ai nuovi Paesi produttori di vino di fare gol nel mondo è stata la loro capacità di vendere prodotti di qualità a prezzi competitivi. Ma non è da meno la leva ben più incisiva che questi nuovi Paesi utilizzano in fatto di distribuzione. Il primo vantaggio si spiega essenzialmente con il fatto che i costi di gestione e produzione sono inferiori a quelli sostenuti d ai Paesi produttori di antica tradizione. Un dato su tutti. In Italia la proprietà media delle aziende viticole non supera l'ettaro; in Francia si sale già a 7 ettari, mentre in Cile e in Australia l'estensione sfiora i 200 ettari.
Il confronto nasce quindi già penalizzante per l'Europa e ancora di più per l'Italia. Ma il fatto che più di tutti avvantaggia i nuovi Paesi produttori è la loro capacità di incidere sul fronte della commercializzazione. Questo accade per due ragioni ben precise: la prima sta nel fatto che i produttori australiani, ma questo vale anche per i sudafricani e cileni, dispongono di una massa critica che nella vecchia Europa non ha confronti. Ciò comporta una maggiore capacità di persuasione nei confronti delle catene della grande distribuzione. Che, in alcuni casi, hanno addirittura un rapporto più diretto con i produttori per via di incroci azionari. È un fatto che il 95% dei vini australiani vengono venduti in America attraverso il canale del retail, mentre i vini italiani sono assai più diffusi nei pubblici esercizi e nell'horeca in generale. Questa situazione per l'Italia (anche se a volte dipende una scelta certamente più selettiva e di qualità dei propri vini) è però una condizione subita. Perché mentre un Paese come l'Australia è in grado di produrre grandi quantità di vino, ed è quindi in grado di rispondere agevolmente alle necessità di una catena distributiva che compra per vendere in tutti gli Stati Uniti enormi quantitativi di uno stesso vino, l'Italia questo non riesce a farlo. Troppo piccole le aziende e, di conseguenza, troppo frantumata l'offerta.

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