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Il Sole 24 Ore

Profumo: le Pmi vanno aiutate nella internazionalizzazione ... Presentata la nuova Campionaria di Milano... «Bisogna prendere atto della centralità che le piccole e medie imprese hanno nella formazione dell’offerta made in Italy. Allo stesso tempo è necessario che queste imprese dispongano di piattaforme che permettano loro di essere visibili e di crescere sui mercati nazionali e internazionali. La nuova “Campionaria” di Milano ha tutte le caratteristiche per assolvere a questo compito, favorendo tutto il Paese nel suo insieme».
Così l’amministratore delegato del gruppo Unicredit Alessandro Profumo, aprendo i lavori del convegno “Per un nuovo made in Italy” ieri alla Camera di Commercio di Milano, nel ruolo di presidente del Forum Symbola, la fondazione che con Fiera Milano, Unioncamere e Coldiretti è impegnata nell’organizzazione della nuova fiera Campionaria, in calendario dal 22 al 25 novembre del prossimo anno. Nonostante questa centralità, il made in Italy va comunque ripensato anche in relazione alla dimensione delle imprese. «Tutte le aziende sono importanti - ha aggiunto Profumo - tuttavia le piccole e le medie imprese sono quelle che hanno maggiori problemi di penetrazione sui mercati internazionali. E poiché si sta discutendo una legge sul made in Italy, occorre lavorare andando incontro alle Pmi e mettendo loro a disposizione piattaforme che aiutino a migliorare l’offerta italiana e diano opportunità di crescita a tutto il Paese».
Crescita che non può fare a meno di ricerca e innovazione. Due fattori essenziali per l’imprenditore marchigiano Diego Della Valle, secondo il quale il made in Italy, ancorché essere espressione del “fatto in Italia”, deve puntare senza tentennamenti sul recupero dell’artigianalità e qualità ma anche su ricerca e innovazione di prodotto, avvalendosi anche di maggiore collaborazione con le istituzioni. La risposta politica è arrivata dal ministro per gli Affari regionali Linda Lanzillotta che ha sottolineato l’attenzione che il Governo ha per il made in Italy e le Pmi, spiegando che «il ruolo della politica è anche quello di creare strumenti che aiutino le aziende ad essere efficienti».
In questo senso per il presidente di Symbola Ermete Realacci, le imprese del made in Italy hanno «bisogno di regole e debbono avere consapevolezza della sfida che hanno davanti». Di qui la consapevolezza del fatto che «per made in Italy s’intende l’azione compiuta di qualità, territorio, società e imprese che lavorano insieme per un obiettivo comune».
www.symbola.net
(arretrato de Il Sole 24 Ore del 17 dicembre 2006) 

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