Il Sole 24 Ore

Vino italiano superstar in Usa ... Export record net 2006: oltre un miliardo di dollari... Un miliardo e 30 milioni di dollari per due milioni e centomila ettolitri, con un prezzo medio di 4,85 dollari a litro. Il 2006 ha portato davvero bene al vino made in Italy negli Usa, dove per 1a prima volta nella storia dell’export enologico italiano il valore delle spedizioni ha stracciato tutti i precedenti record. «E stato davvero un ottimo risultato», ha commentato il presidente dell’Italian wine & food institute di New York, Lucio Caputo. Un risultato che è andato oltre le aspettative di inizio d’anno, con saldi positivi sull’anno prima del 7e 8% e la non comune doppia leadership in termini di valore e quantità.
Leadership cariche di significato strategico, poiché l’anno che è alle spalle ha visto sul mercato nordamericano restare intatta l’agguerrita offensiva degli australiani e il grande ritorno dei vigneron francesi. I primi hanno infatti migliorato la loro performance con due milioni di ettolitri tondi (+4%), agendo però con tagli del 5% sui prezzi, di per sé già più contenuti rispetto ai valori italiani. Quanto alla Francia, le consegne (980mila etto1itri per 780milioni di dollari, con +26% per ambedue le voci, sicché il prezzo medio fa 7,8 dollari al litro) rivelano che per i vini d’Oltralpe è in atto un forte riscatto, dopo la caduta accumulata nei quattro anni precedenti (-60%) e provocata più che altro dalle diverse posizioni sulla guerra in Iraq tra Washington e Parigi.
Due risultati, quello degli australiani e dei francesi, che sono il frutto di due diversi modi di fare commercio vinicolo in Usa. Agli operatori italiani il compito di scegliere la risposta più vantaggiosa. Risposta che fino a oggi si è tradotta in investimenti in marketing e promozione e corretto equilibrio tra qualità offerta e prezzo finale. Rivelatasi la chiave più importante del successo del vino italiano nel mondo.
(arretrato de Il Sole 24 Ore del 31 gennaio 2007)