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Il Sole 24 Ore

Lo spumante spinge le vendite in Usa ... Vino. Crescita del 10% nel semestre ... L’americano, a dispetto di tutti i dispiaceri causati dai mutui subprime, non intende rinunciare a un buon bicchiere di vino. Un prodotto, cioè, che per molto tempo è rimasto riserva esclusiva delle classi abbienti oppure consumato per talune occasioni di festa, ma che ora ha conquistato un pubblico sempre più vasto. Che lo consuma per accompagnare i piatti della tavola di tutti i giorni. Tanto basta per spingere i produttori locali a investire in nuovi vigneti in aree geografiche diverse dalla solita California.
Questa corsa, di cui prima o poi bisognerà tenere conto, al momento non penalizza le importazioni divino. Come dimostrano dieci anni consecutivi di crescita, peraltro confermati dai 4 milioni di ettolitri (+12%) importati nei primi sei mesi di quest’anno da tutto il mondo.
E l’Italia che, con 1,2 milioni di litri (+10,4%) e 602 milioni di dollari (+11%), consolida la leadership davanti ad Australia e Francia. Per la Penisola però una piacevole sorpresa arriva dalla voce spumanti, le cui esportazioni in Usa - riferisce al Sole-24 Ore Giovanni Mafodda dell’ufficio Ice di New York - hanno segnato un eccezionale +25,6 percento. Certo, il valore assoluto (5,6 milioni di litri per 32 milioni di dollari) non è tale da impensierire sua maestà lo Champagne, che domina il mercato con il 78% del segmento spumante. Ma è un caso che in questi sei mesi mentre il prodotto made in Italy performava a +25,6%, lo Champagne ha avuto una battuta d’arresto, perdendo il 5,8 per cento. Per Ettore Nicoletto della vinicola Santa Margherita, azienda leader e un Pinot grigio che continua a fare tendenza, la domanda di spumante segue a grandi linee la condotta di quanto accade per il vino nella fascia più alta del mercato. “Il consumatore americano - spiega - sempre di più si sta orientando verso prodotti premium price, con il Prosecco che detta la linea a scapito di prodotti dolci”. Una tesi che Gianluca Bisol conferma in pieno, forte del fatto che l’export di Prosecco che porta il suo nome negli ultimi due anni ha triplicato i volumi.
Che per lo spumante italiano si stiano aprendo nuove opportunità lo si intuisce dal fatto che due grandi case italiane, Ferrari e Berlucchi, hanno deciso di investire nel trade Usa affidandosi a importatori locali con piani di marketing ad hoc. “Politiche di marketing valide che - dichiara Giacomo Rallo di Donnafugata, dove ieri è iniziata la tradizionale vendemmia notturna - hanno senso se fatte per prodotti di alta qualità. Perché sia che si tratti di vino tranquillo sia di spumante, la forza del prodotto italiano sta nella sua carta di identità che nessuno altro competitore può copiare”.

L’import ... Le importazioni in Usa di vino spumante. Gennaio/giugno 2007 in milioni di litri...
Francia - 7,80; -5,96%
Italia - 5,63; +25,58%
Spagna - 3,82; +19,91%
Altri - 0,9; -
Totale - 18,15; +8,22

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