Il Sole 24 Ore

Per l’uva aumenti del 17,7% ... Anche i prezzi dei vini mettono le ali. L’andamento climatico difficile degli ultimi mesi, con il forte caldo estivo, ha penalizzato la vendemmia. Le stime finora effettuate sono d’accordo nel prevedere un calo produttivo nell’ordine del 13 -15% rispetto allo scorso anno. E le aspettative di una riduzione dell’offerta hanno prodotto i primi effetti sul listini. Già nel mese di agosto Ismea rilevava a livello nazionale un rialzo dei prezzi delle uve del +17,7% rispetto ad agosto 2006. Gli incrementi più rilevanti si registrano per il Prosecco.
“Dalle prime rilevazioni - spiega il direttore di Assoenologi, Giuseppe Martelli - emerge che i prezzi delle uve per il Prosecco Igt sono schizzati passando dai 0,5-0,6 euro a litro dello scorso anno a 1,15-1,20 euro di oggi. È il livello più elevato all’interno di una denominazione che mostra in genere aumenti più contenuti”. I riflettori sono rimasti accesi sul Veneto perché aldilà del trend Prosecco anche il maltempo l’ha fatta da padrone. “In realtà i danni - spiega il direttore della cantina sociale di Negrar, Daniele Accordini - sono stati più limitati del temuto. E se oggi si registrano rincari dei prezzi compresi fra il +10 e il +20% questo è dovuto a una denominazione che registra risultati positivi e conquista nuovi mercati”.
Dove il buco produttivo c’è stato è in Sicilia dove l’effetto combinato di attacchi di peronospora in primavera e delle scarse piogge estive hanno prodotto un taglio della produzione del 30% con punte del 50% in provincia di Trapani. “La nostra sensazione è che il danno si riveli peggiore rispetto alle stime - dice Leonardo Taschetta, presidente della cantina Colomba Bianca di Mazara del Vallo -.Già oggi su varietà come Chardonnay e Nero d’Avola riscontriamo rincari all’origine del 30% che a malapena andranno a compensare i produttori che hanno subito i minori raccolti”.