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Il Sole 24 Ore

Inglesi sulle colline d’Abruzzo ... Dopo Umbria e Toscana, gli stranieri scoprono la regione del Montepulciano... Le terre d’Abruzzo, come ricordò anche il poeta latino Ovidio, originario di Sulmona, sono sempre state generose di uve e vini pregiati. E non è un caso che il suo vino più famoso, il Montepulciano d’Abruzzo, sia da qualche anno protagonista incisivo della crescita dei rossi autoctoni made in ItaIy. Solo nel 2006, le esportazioni hanno segnato una crescita del 15 per cento. Non è da meno il Trebbiano, che ha una zona di produzione vastissima. Praticamente interessa tutta la regione in terreni collinari o di altopiano, la cui altitudine non deve essere superiore ai 500 metri sul livello del mare o, eccezionalmente, ai 1500 metri se i terreni sono esposti a sud.

Questo successo ha risvegliato un certo interesse per le colline abruzzesi dove in realtà già da qualche anno si registra una maggior attenzione da parte di acquirenti stranieri, in particolare inglesi, per le case di campagna di alcune località della regione, dove i prezzi sono ancora abbordabili rispetto a regioni come le più note Toscana e Umbria. Nelle località più note, i valori del mq viaggiano tra i 900 e i 1.500 euro, ma si può trovare anche a meno. Il merito di questo risveglio va anche alla promozione fatta dalla regione Abruzzo tramite InvestAbruzzo. “Con questa iniziativa ormai conclusa - precisa l’assessore al Turismo Enrico Paolini – la regione ha catalogato assieme agli enti locali un grande patrimonio immobiliare inutilizzato e poi ne ha promosso il recupero a fini turistici attirando l’interesse di operatori specializzati. L’intuizione è stata di puntare al mercato estero”.

Tra le ristrutturazioni più importanti si citano quella del Castello Chiola a Loreto Aprutino, oggi hotel a quattro stelle, che ha trasformato la località dell’entroterra pescarese in una frequente meta del turismo internazionale. Oppure l’iniziativa dell’investitore Daniel Kihlgren, italiano di origini svedesi che tramite la sua Sextantio ha acquistato un patrimonio immobiliare di 3.500 mq e in sei anni ha ridato vita al borgo di Santo Stefano di Sessanio, realizzando un albergo diffuso. Ma c’è anche chi si è mosso in proprio, come Giuseppe Angelone che, dopo anni di esperienza nel real estate inglese, ha deciso di aprire la Properties Around Italy, società immobiliare specializzata nell’offerta di edifici storici. “Osservando quanto era accaduto in Toscana e Umbria – racconta - l’obiettivo era rivitalizzare i borghi antichi”. Un’operazione non facile, innanzitutto perché in Abruzzo sono arrivati soprattutto investitori con una disponibilità massima intorno ai 250mila euro (la maggior parte non supera i 150mila) che spesso, acquistato l’immobile, non hanno poi i capitali per ristrutturarlo. Si tratta di una fascia di clientela che non ha le risorse sufficienti per acquistare in Toscana e in Umbria, dove i prezzi sono più elevati. E questo non favorisce il recupero del borgo. “Inoltre - prosegue Angelone il contesto abruzzese è fatto di paesi spopolati in cui, a parte i residenti e i loro parenti, gli italiani cercano poco. Quindi la promozione è difficile”. La domanda degli inglesi si concentra nei luoghi più incontaminati del territorio, una ”scoperta” favorita dalla presenza di voli low cost tra Pescara e Londra. È per questo che si prediligono località non troppo lontane dall’aeroporto. Le abitazioni sono utilizzate prevalentemente come case vacanza da sfruttare durante l’estate, nei week-end, ma anche durante l’anno per coloro il cui lavoro lo consente. Si prediligono le strutture che abbiano mantenuto il loro stato originario.

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