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Il Sole 24 Ore

In vetrina l’hi-tech del vino ... Enologia. A Rho-Pero il salone Simei per i produttori... Dal più piccolo tappo di sughero tradizionale a quello di silicone di nuova generazione con membrana protettiva, dallo spruzzatore rotante per l’ossigenazione dei liquidi alla linea superveloce nata per impacchettare ed etichettare e divenuta una macchina “intelligente” ad ampio campo d’azione.
C’è tutto quello che serve e anche di più a un’impresa che produce bevande al Simei di Milano, il Salone internazionale dell’enologia e dell’imbottigliamento inaugurato l’altro ieri nei recinti della nuova Fiera di Rho-Pero (resterà aperto fino a sabato 17). Tra gli 800 espositori arrivati dai cinque continenti (sono 28 i paesi rappresentati, cui si aggiungono 140 espositori di 13 paesi che partecipano anche alla manifestazione collaterale Enovitis), gli italiani costituiscono la fetta maggiore, a conferma dell’attenzione che l’Italia ha sempre avuto in un settore di cui si parla raramente, sovrastato com’è dalla notorietà dei prodotti serviti al consumatore finale come il vino, l’acqua minerale, i succhi di frutta, le bibite analcoliche.
“Un settore, l’imbottigliamento - osserva Andrea Sartori, il presidente dell’Unione italiana vini che gestisce in proprio l’evento Simei Enovitis - che in Italia conta cinquecento imprese, per la stragrande maggioranza di piccole,e medie dimensioni ma con una elevata capacità di specializzazione. Imprese, quindi, fortemente innovative ed export oriented in grado di generare affari per 2,7 miliardi, di cui il 75% esportato. Nel 2006 l’export ha raggiunto un nuovo record a 2,1 miliardi, a fronte di importazioni per 550 milioni, e quindi con una bilancia attiva per 1,5 miliardi.

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