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Il Sole 24 Ore

Alleanza veneta per Cielo e Terra ... La cantina festeggia il secolo... Supera il traguardo del Secolo di vita accettando una nuova sfida imprenditoriale. Cielo e Terra, l’azienda vinicola vicentina fondata giusto cent’anni fa da Giovanni Cielo ed oggi guidata da Luca Cielo, esponente della quarta generazione, ha dato vita con il gruppo Cantine Colli$ Berici e la Cantina di Colognola ai Colli, nel veronese, a Collis Veneto Wine Group, la cui presidenza è stata affidata a Roberto Muraro.
“Collis - dice Luca Cielo - è oggi il primo produttore veneto di vino con il 15% del mercato e si piazza ai primi posti anche a livello nazionale, dove la quota detenuta Supera il 4,5%. Assieme arriviamo ad oltre 150 milioni di fatturato, con circa 50 milioni di export e 6.700 ettari di vigneto.”
“Per Cielo e Terra - aggiunge - è la naturale conclusione di un processo avviato una dozzina di anni fa quando abbiamo capito che, per noi produttori e venditori divino ma senza il controllo della produzione delle uve, era fondamentale da un lato completare la filiera e dall’altro raggiungere una dimensione veramente competitiva.”
Il primo passaggio la famiglia Cielo lo ha fatto nel 1999, entrando nel gruppo Cantine Colli Berici ed accettando di scendere al 49%, mantenendo però la gestione operativa della società. In meno di dieci anni quella scelta ha portato il fatturato a crescere del 50%, superando nel 2007 i 30 milioni, pur in un periodo di contrazione dei consumi.
“Ora con l’ingresso in Collis - sottolinea Luca Cielo, che è anche vicepresidente nazionale e presidente veneto della piccola impresa di Confindustria - si aprono ulteriori prospettive di sviluppo potendo contare su una più ampia gamma di vini, sia da tavola che Igt e Doc, a cominciare dall’Amarone e dal Soave e su una rete distributiva e commerciale già consolidata.”
Cielo e Terra, comunque, in questi anni non è stata alla finestra. Con i suoi 7,5 milioni di bottiglie di “Freschello”, venduto soprattutto attraverso, la GDO, è largamente in testa nelle vendite in Italia di vino da tavola, ma è anche la quarta azienda del Paese per valore nella vendita di vino in bottiglia.
“Per il centenario - afferma Lucia Cielo - abbiamo deciso di andare ulteriormente incontro ai gusti dei consumatori ed abbiamo avviato la produzione di un nuovo tipo di Freschello che, senza certo perdere in qualità, scende a 9,5 gradi nel tasso alcolico ma risulta più fruttato e piacevole al palato.”
Ma se il vino da tavola porta Cielo e Terra ai vertici delle classifiche nazionali per i grandi numeri, l’azienda vicentina non ha rinunciato agli Igt e soprattutto ai Doc di alta qualità. Tutto questo nel contesto di una politica molto attenta al prodotto che ha portato all’adozione di un sistema di rintracciabilità di filiera ed alla certificazione internazionale di qualità.
Per il traguardo del secolo di attività, poi, si è ispirata al cinquecentenario del conterraneo Andrea Palladio ed ha fatto uscire dalle cantine in edizione limitata, con l’etichetta “Cinquecento”, un rosso barrique da uve cabernet e sangiovese ed uno spumante brut metodo classico da garganega e chardonnay.

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