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Il Sole 24 Ore

In Sicilia cantine a doppia velocità ... I terreni vitati alle pendici dell’Etna, la Borgogna d’Italia, registrano costi in salita... Terre collinose e temperatura mite, sole caldo e brezza che arriva dal mare.
Un contesto, quello della Sicilia, dominato da colori e aromi dosati dalla natura, ma nel quale culture diverse hanno dato vita a contesti ambientali così variegati da far ormai definire il suo paesaggio come un continente. Lo dimostrano soprattutto le terre del vino siciliane: un affascinante caleidoscopio in cui antiche tradizioni agricole si mischiano alle speranze del nuovo, oggi rappresentato da un certo numero di cantine moderne e orientate verso i mercati internazionali.
Come sostengono ormai da anni i più importanti wine makers, è proprio la capacità della Sicilia di esprimere così tanti e diversificati territori a offrire al comparto vitivinicolo ampi margini di crescita, soprattutto in termini di qualità del prodotto, forse come in nessuna altra regione al mondo.
Dice Diego Pianeta, fondatore anche della Settesoli, la cooperativa vinicola più grande d’Europa e neo-presidente di Assovini Sicilia: “Quello della viticultura in Sicilia è un mondo in costante evoluzione, ma che viaggia ancora con due velocità: da una parte le grandi aziende dotate di risorse che grazie agli investimenti migliorano di anno in anno il loro vino, dall’altra tanti piccoli produttori costretti all’abbandono dei vigneti dall’attuale crisi del mondo agricolo. Per questo occorrerà almeno una decina d’anni per consolidare il sistema vitivinicolo regionale”.
Le problematiche legate alla redditività dei terreni vitati, con un costo medio dell’uva quest’anno in ribasso del 10-15% in molte province siciliane (intorno ai 20 centesimi al chilo), si ripercuotono sullo sviluppo del mercato dei vigneti.
Agricoltori e operatori immobiliari indicano una generale stasi delle transazioni, in molte
zone legata soprattutto a un’offerta ormai esigua, soprattutto se si tratta di fondi con estensioni superiori ai 2-3 ettari.
Tra i poco più di 120mila ettari coltivati a vigneto del territorio siciliano, i terreni valgono molto nei quadranti più famosi per la produzione di qualità. Zone di riferimento la doc dell’Etna, l’area del Cerasuolo, in provincia di Ragusa, unica Docg siciliana, la zona di Noto, nel siracusano, e l’ampio quadrante occidentale che comprende le province di Palermo, di Trapani e la parte nord dell’agrigentino.
“Tutte aree in cui i prezzi sono saliti molto, sebbene si tratti di livelli ancora imparagonabili a quelli delle regioni vitivinicole del nord” aggiunge Planeta.
Sulle pendici dell’Etna, ormai considerate come la Borgogna d’Italia per l’eleganza dei loro vini rossi, dal 2000 il target di riferimento sono i vigneti lungo la dorsale nord occidentale del vulcano, compresa tra i Comuni di Randazzo e Castiglione di Sicilia. Un territorio vocato alla produzione dei nerelli (mascalese e cappuccio) ma molto adatto anche ad altre uve, come per esempio le pinot, coltivate fino a 1.200 metri di quota.
“In questa zona fino a sette anni fa la disponibilità di terreni impiantabili era vasta, a seguito degli abbandoni dei vigneti da parte di molti agricoltori - dice Gianbattista Del Campo, responsabile della Pronto Casa a Randazzo -. Dopo gli investimenti realizzati di recente da alcuni importanti produttori, si è rarefatta e i prezzi hanno raggiunto livelli tra i più alti in assoluto rispetto al resto della Sicilia. Difficile però calcolare quotazioni medie, perché ciascun vigneto ha caratteristiche sue proprie in termini di vetustà, produttività e esposizione al sole. “Una media indicativa - dice Del Campo - orbita attorno ai 60-8omila euro all’ettaro”. Ma, afferma Giovanni Testa, titolare, sempre a Randazzo, della Eurocasa Intermediater, “si toccano punte di oltre 100mila euro, soprattutto nella contrada di Solicchiata”. Presenta invece prezzi più chiari, in crescita di circa il 15% in due anni, il mercato dei manufatti rustici. “Ormai è quasi impossibile trovare casali ristrutturati a meno di mille euro al metro quadrato - puntualizza Nino Nicolosi, del consiglio nazionale Fimaa -. Specie nelle campagne tra Milo e Santa Venerina (dove la disponibilità di terreni vitati o impiantabili è ormai nulla), queste tipologie presentano adesso medie vicine ai 1.500 euro e picchi di 2mila euro al mq”.

Le quotazioni... (II mercato dei rustici. Prezzi medi al mq per immobili ristrutturati)<br>

Etna

1.400

Trapani

1.000

Agrigento (Menfi-Sambuca di Sicilia)

800

Pantelleria

1.500

Ragusa(CerasuoloDoc)

750

Siracusa (Noto-Pachino)

800

Messina (Faro doc)

700

Isole Eolie (Malvasia doc)

1.500

Palermo (Contessa Entellina-Partinico-Monreale)

700

Cefalù-Castelbuono

1.200

I vigneti... (Valori di vendita, minimi e massimi, per terreni vitati. Dati in € all'ettaro)<br>

Min

Max

Etna

40.000

100.000

Trapani

30.000

60.000

Agrigento (Menfi - Sambuca di Sicilia)

20.000

50.000

Pantelleria

40.000

100.000

Ragusa (Cerasuolo Doc)

30.000

45.000

Siracusa (Noto - Pachino)

20.000

40.000

Messina (Faro doc)

60.000

80.000

Isole Eolie Malvasia doc (Salina - Lipari

200.000

250.000

Palermo (Contessa Entellina -Partinico - Monreale)

20.000

50.000


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