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Il Sole 24 Ore

Il futuro è nel blend ... Chi compra cerca la possibilità di innovare... “Nero d’Avola sempre in voga, ma tra i vini rossi siciliani la nuova frontiera è rappresentata dai “blend”, mixaggio tra uve autoctone e internazionali, come cabernet, merlot e sirah”. Parola del conte Lucio Tasca d’Almerita, a capo dell’omonima azienda vitivinicola di famiglia, il cui prodotto è per il 40% venduto nei mercati internazionali, con costanti incrementi dell’export (+20% nel 2007), e un fatturato di circa 6 milioni di euro. Tra le ultime iniziative del gruppo Tasca d’Almerita un nuovo bianco, ricavato da uve Grillo dell’isola di Mozia, produzione sperimentale che l’azienda porta avanti in accordo con la fondazione Whitaker, proprietaria sull’antica base fenicia di circa 12 ettari vitati.
Attesi adesso i primi risultati dell’investimento sui nuovi terreni dell’Etna. In contrada Sciaranova, nei pressi di Castiglione di Sicilia, i Tasca hanno impiantato 14 ettari di nerello mascalese, mentre nella vicina contrada Bocca d’Orzo è in via d’attivazione un vigneto di quattro ettari.
Nella stessa zona, sulle pendici settentrionali del vulcano, punta invece sui vini bianchi l’azienda Planeta. In una tenuta di dieci ettari, la casa vitivinicola di Sambuca di Sicilia (cinque cantine in quattro province, le più grandi nelle campagne di Sambuca di Sicilia e Menfi, nell’agrigentino), ha impiantato vitigni Carricante e Riesling, i cui primi prodotti sono attesi per la vendemmia 2009. Novità di quest’anno, un vino rosé commercializzato con tappo a vite: “una scelta - dice Francesca Pianeta - orientata ai mercati britannico, scandinavo e tedesco”.
Convincono sempre di più le cantine giovani e piccole. Tra queste la Fondo Antico, di Trapani, attiva dal 2000, con una
produzione annua di 300mila bottiglie (la metà vendute tra Europa e Stati Uniti) e 1,1 milioni di euro di fatturato. A un mercato di nicchia mirano invece le Cantine Barbera, azienda a trazione femminile situata nella doc di Menfi, con 120mila bottiglie prodotte nel 2007 e in gran parte - dice Marilena Barbera - commercializzate in Benelux, Usa e Brasile.
In crescita tra le aziende del vino siciliane anche la sensibilità ecologica. Particolarmente aggiornate su questo fronte le cantine Feudo Arancio, del gruppo trentino Mezzacorona. Nel 2002 l’unità produttiva di Sambuca ha conseguito la Certificazione Ambientale Emas II. Tra le attrezzature in funzione, una cantina interrata a risparmio energetico, depuratori biologici e pannelli solari.

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