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Il Sole 24 Ore

Offerta avara nel veneto Doc ... Poche chance di acquisto nella regione che esporta più denominazioni controllate... Con 21 zone Doc, il Veneto batte il record italiano nella produzione dei vini a denominazione controllata ed è anche la regione che ne esporta di più.
I dati presentati ad aprile scorso al Congresso di Assoenologi a
Venezia stimano in 7,5 milioni di
ettolitri la produzione media annua, dei quali 4,5 destinati al mercato estero: il 28,5% del totale del
vino che varca i confini nazionali. Due primati ottenuti grazie
all’antica tradizione vinicola del
la regione e alle caratteristiche
del clima, del suolo e del territorio, con ampie zone collinari ben
esposte che favoriscono la coltivazione di uve di alta qualità.
II Prosecco e l’Amarone sono
tra gli ambasciatori più illustri
del vino “made in Veneto” e “an
che - spiega Luciano Piona, presi
dente dell’Unione consorzi vini
veneti Doc - le denominazioni attualmente più richieste, insieme
al Lugana” prodotto nella zona
intorno al Lago di Garda.
Immobili rurali, casali e tenute agricole con qualche ettaro di vigna possono far gola a chi pensa di avviare una produzione in proprio. “Il valore del terreno -spiega Emiliano Casellato della Conabro, un’agenzia specializzata in immobili di pregio e commerciali - aumenta se ci sono immobili rurali da ricostruire o da ristrutturare. I fabbricati, a loro volta, sono più facilmente vendibili se abbinati a qualche ettaro di terreno adiacente dove avviare un’attività”. Il che piace a chi vuoi cambiar vita.
Oggi il mercato è in una fase di stallo, soprattutto a causa degli elevati costi della ristrutturazione dei fabbricati rurali. Nelle zone della bassa padovana e nel rodigino ci sono ancora diversi immobili in vendita ma spesso con prezzi di partenza alti. Nella media, in provincia di Rovigo, è in vendita una barchessa d’epoca su 3 piani - in tipica architettura veneta con grandi porticati - da ristrutturare di 1.200 metri quadrati con una richiesta di 500mila euro.
In molti casi i potenziali acquirenti cercano un terreno seminativo, più facile da gestire o da affittare, al posto del vigneto, che richiede competenze specifiche e una gestione più complessa.
“I prezzi - riprende Casellato - calcolati al metro cubo partono da 50 euro e arrivano sino a 200-250. A mio avviso comprare spendendo tra i 50 e i 100 euro al metro quadrato può essere considerato un buon affare. Va anche detto che spesso chi vende non lo fa per necessità e quindi piuttosto che abbassare il prezzo lascia che l’immobile diventi un rudere. Questo perché fienili, aie e case padronali mantengono valore perché hanno potere edificatorio”.
L’offerta di immobili rurali in Valpolicella è scarsa, contrariamente alla richiesta che invece resta alta. “I clienti cercano soprattutto nella zona più vicina a Verona: ad Albizzano, Santa Maria, Pedemonte - spiegano dallo Studio Fantoni - dove però non c’è più niente. Per trovare immobili interessanti in vendita bisogna allontanarsi verso Fumane, Sant’Ambrogio, Negrar, dove si
può trovare ancora immobili a mille euro al metro quadrato, se da ristrutturare, e 2.000-2.800 per oggetti già ristrutturati”.
La musica non cambia nella patria del Prosecco nelle zone e nelle colline a ridosso di Conegliano e Vittorio Veneto. “Gli immobili rurali sono quasi sempre di grandi dimensioni - prosegue Gianantonio Zanussi dell’omonima agenzia di Conegliano - mentre le richieste si focalizzano su rustici più piccoli da usare per le vacanze o per il fine settimana, oggetti praticamente introvabili. Nelle zone collinari c’è qualche ex fienile o tettoia con un po’ di terreno - generalmente di 1.000-1.200 metri quadrati - con prezzi intorno a 50-60mila euro ma interamente da ristrutturare” con la necessità di allacciare le utenze in zone difficilmente raggiungibili.
Per oggetti ancora più grandi le cifre lievitano: tra Conegliano e Cison è in vendita per un milione di euro un immobile rurale ristrutturato con una volumetria da recuperare intorno ai 1.000-1.200 metri cubi, con 18mila metri quadrati di vigneto ampliabili a 25 e otto ettari di terreno.
Stesso discorso nei dintorni di Vittorio Veneto. “C’è tantissima richiesta per gli immobili rurali che però si trovano con difficoltà - conferma Collaltina Bortolot dell’omonima agenzia -. C’è chi cerca il classico casale con un po’ di vigneto per avviare una piccola cantina: per immobili di questo tipo ristrutturati si parte da un milione di euro fino a tre milioni. Anche la clientela estera, soprattutto inglesi e danesi, cerca case ristrutturate, magari con un vigneto giovane”.

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