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Il Sole 24 Ore

Vigneti, 130mila ettari al macero. L’Ue incentiva l’uscita dei viticoltori con un miliardo in tre anni ... Agroindustria. Dall’Italia presentate domande di espianto pari al 4% dell’intera superficie coltivabile... Sale in Europa la febbre da estirpazione dei vigneti. Nella prima campagna finanziata da Bruxelles con un miliardo di euro in tre anni per ridurre l’offerta di vino e incentivare il prepensionamento dei viticoltori, sono state infatti presentate domande per “rottamare” quasi l3omila ettari di vigneti europei. La parte del leone l’ha recitata la Spagna con richieste di espianto per 95mila ettari (concentrate nell’area della Castilla La Mancha), sul milione di ettari attualmente in produzione. Ma la misura ha avuto un impatto non trascurabile anche in Francia dove sono state presentate circa 5mila domande per eliminare 15mila ettari di vigneto (richieste provenienti per oltre il 70% dall’area della Launguedoc-Roussillon).
A differenza delle prime stime prudenziali, una vera e propria “corsa” alla rottamazione delle vigne (i contributi sono più elevati il primo anno e si riducono nei successivi due) si è registrata anche in Italia. Secondo i dati raccolti dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) e dagli organismi pagatori regionali sono infatti quasi i4mila le domande presentate per eliminare circa 27mila ettari di vigneti. Una superficie pari a poco meno del 4% del vigneto Italia (il tetto massimo fissato da Bruxelles in un anno era del 10% della superficie nazionale).
La Commissione Ue, una volta raccolti i dati definitivi, dovrà stilare entro il prossimo 15 novembre la lista delle domande ammesse al premio (che potrà variare in base alle rese produttive tra un minimo di 1.700 e un massimo di 14.700 euro a ettaro). Un compito che, visto il numero di richieste, si annuncia arduo. Lo stanziamento di 540 milioni previsto per il primo anno infatti è già coperto dalle domande presentate e Bruxelles con ogni probabilità dovrà optare per un ‘taglio’ lineare da applicare a ogni Paese membro.
Tornando all’Italia, fra le singole Regioni, il maggior numero di istanze di estirpazione dei vigneti è stato registrato in Puglia (si prevede verranno cancellati oltre 9mila ettari). A seguire la Sicilia (7mila ettari), l’Emilia Romagna (2.500), il Lazio e l’Abruzzo (1.700) e le Marche (1.400). Distanziate invece alcune regioni vocate alla produzione di vini made In Italy come Piemonte e Veneto (meno di 400 ettari) e la Toscana (200).
“Credo che la parola chiave per valutare le operazioni di espianto sia “sèlezione” - spiega il presidente di Federvini, Lamberto Vallarino Gancia -. Hanno cioè colto le chance offerte dalla riforma per uscire dal settore i produttori più deboli che hanno così lasciato spazio alle imprese che hanno mercato grazie alla qualità e alla storia dei propri prodotti”.
“E positivo che le maggiori richieste si siano concentrate in Regioni come Puglia e Sicilia - aggiunge il presidente di Federdoc, Riccardo Ricci Curbastro - dove in passato si è prodotto molto vino non tanto per il mercato, quanto per la distillazione finanziata con fondi comunitari. Una misura che tra quattro anni scomparirà. In questa ottica molti produttori si stanno adeguando al nuovo scenario”.

Regione - domande - ettari (Dati al 2/10/2208)...

Puglia - 5.350 - 9.100
Sicilia - 3.150 - 6.750
Emilia Romagna - 3.000 - 2.600
Lazio - 780 - 1.650
Marche - 1.430 - 1.490
Abruzzo - 1.560 - 1.700
Piemonte - 430 - 380
Molise - 225 - 569
Veneto - 370 -340
Toscana - 215 - 200
Umbria - 225 - 280
Basilicata - 110 - 230
Sardegna - 150 - 220
Friuli Venezia Giulia - 83 - 70
Lombardia - 55 - 50
Calabria - 51 - 52
Campania - 30 -28
Totale - 13.600 - 27.000

Autore: Giorgio dell'Orefice

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