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Il Sole 24 Ore

Passeggero incauto se l’ebbrezza è palese ... Alcol al volante... In tema di danno subito dal terzo trasportato che abbia accettato il trasporto da un soggetto in stato di ebbrezza, poi deceduto in seguito al sinistro, per valutare la fondatezza della contestazione della compagnia assicuratrice sul comportamento incauto del danneggiato è necessario passare inevitabilmente per il riscontro della “apparenza evidente” della alterazione connessa al consumo di alcol. Solo in quest’ultimo caso può ipotizzarsi la incauta condotta del terzo per essersi affidato a un guidatore evidentemente alterato. Stabilito che assunzione di alcol vi fu da parte del conducente, la matrice soggettiva e individuale della reazione del singolo all’assunzione di alcol rende quasi irrilevante stabilire con precisione il quantitativo di alcol presente nel sangue del medesimo, dato che una tale circostanza sarebbe rimasta comunque oscura per il terzo trasportato, sensibile semmai allo stato esteriore del guidatore. Ne deriva che, laddove dall’istruttoria orale non siano emersi utili elementi di riscontro l’eccezione della compagnia non può essere accolta. (L. Sca.)

Tribunale di Rieti, sezione distaccata di Poggio Mirteto, sentenza 9 gennaio 2008 R.g. n. 306/02 - Giudice unico Gianì

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